martedì 29 settembre 2020

Tour Barolo - domenica 27 e lunedì 28 settembre

Domenica 27 settembre - Colazione e via alla volta di Albaretto della Torre, ad una mancia di chilometri da Lequio Berria, situato su una dorsale collinare posta tra le valli del Belbo e del Talloria, è rappresentato dal torrione risalente al Duecento, che ancora svetta a dominare la piazza e la chiesa parrocchiale, quello che resta di un castello costruito dai signori Del Carretto e distrutto pare nel 1630 dalle artiglierie francesi, impegnate nelle Langhe durante la guerra di successione del Monferrato. A pianta quadrata, ingentilito unicamente da una serie di archetti sulla sommità, recentemente è stato reso possibile il pubblico accesso anche se le scale sono particolarmente ripide nell'ultimo tratto e sconsigliata la salita a chi soffre di vertigini. Si continua lungo la provinciale 57 raggiungendo Monforte d’Alba, sosta d'obbligo alla novecentesca Chiesa della Madonna della Neve in stile tardo gotico poi si sale a piazza Antica Chiesa dove sono presenti la Torre Campanaria, l’Oratorio di Sant’Agostino, Palazzo Scarampi - edificato dai marchesi Del Carretto sui resti di un antico castello - e l’Oratorio di Santa Elisabetta. Racchiuso tra questi monumenti un anfiteatro naturale a gradoni dall'acustica perfetta ricavato dalla pendenza morfologica naturale del terreno inaugurato nel 1986 dal famoso pianista Mieczyslaw Horszowski. Ci spostiamo a Barolo e a piedi scopriamo la bellezza della natura e l’esaltazione del gusto attraverso le storiche vie e la maestosità di Castello Falletti, castello che domina l’ampio sistema di colline coltivate ad uve Nebbiolo. Il nome del paese deriverebbe dal celtico "bas reul" (luogo basso) in posizione pedecollinare rispetto ad altri paesi della zona. La costruzione del castello viene fatta risalire al X secolo, quando, a seguito delle scorrerie ungare e saracene, Berengario I di Provenza concesse ai feudatari ed ai religiosi della zona la possibilità di erigere torri ed opere di difesa. Nel 1250 lo ebbero in feudo i marchesi Falletti, che nel tempo vantarono la loro signoria su altri cinquanta luoghi nel solo Piemonte. L’attuale zona del Barolo fu pressoché per intero di loro proprietà. La dinastia si estinse nel 1864 con la morte dell’ultima marchesa, Giulia Colbert, che diede nome e lustro al vino Barolo. All’interno del castello oggi ha sede l’Enoteca Regionale del Barolo dove è selezionata la produzione più pregiata dei vini locali. Risaliamo la collina verso La Morra, famosa in tutto il mondo per i pregiati vitigni del rosso Barolo, e ci imbattiamo nel Castello della Volta, a cavallo della dorsale che conduce da La Morra a Novello, in una meravigliosa posizione purtroppo non pari al suo attuale stato di abbandono. Tante sono le leggende che lo circondano. Il castello, tra il sedicesimo
e la fine del diciottesimo secolo, viene progressivamente occupato da una serie di edifici di servizio, con adeguamento degli ambienti medievali già esistenti. Con il decadimento della dinastia dei Falletti il castello viene abbandonato e mai più recuperato. Procediamo per la provinciale nuovamente verso Serralunga d'Alba dove andiamo a raggiungere la famosa tenuta di Fontanafredda, in cui giganteggia un grappolo d'uva, monumento al Nebbiolo, creato da Giuseppe Carta, tenuta che si divide tra degustazioni, importante resort e passeggiate nel Bosco dei Pensieri. Fontanafredda è un mondo di oltre cento ettari di terreno collinare situato tra Serralunga d'Alba, Barolo e Diano d'Alba, nel cuore di quell'antico Piemonte che è insieme artefice della storia d'Italia e della sua tradizione enologica più nobile. La storia di Fontanafredda come azienda vinicola ha però inizio solo più tardi, nel 1878, grazie alla passione di Emanuele Guerrieri conte di Mirafiori, nobile figura di imprenditore che si dedica al vino con un approccio assolutamente moderno. L'azienda oggi conserva intatte le testimonianze del suo nobile passato - la residenza di caccia, il borgo, le ampie cantine, i vigneti - ma continua a rinnovarsi perfezionando ciò che la natura e la storia hanno tramandato, l'espressione di una cultura del vino che nasce dalla terra e dal vigneto, e che si affina grazie al lavoro e alla creatività dell'uomo. Alba è vicinissima quindi perchè non andare nella città delle nocciole e, di rimando, della Ferrero? E mentre il tramonto disegna con mille accesi colori il paesaggio dei ricchi vitigni ci avviciniamo a Cerreto Langhe o meglio alla Trattoria del Bivio dove, a dispetto del nome, troviamo eccellenze culinarie e servizio di gran classe. 
Lunedì 28 settembreUltimo giorno nelle Langhe. Da Lequio Berria salutiamo l'Alta Langa - non prima di essere passate da Cascina Valcrosa, da generazioni produttrice principalmente di nocciole e in minore quantità di miele e vino, dove facciamo incetta dei loro buonissimi prodotti - ripercorrendo la statale in direzione Barolo per l'acquisto di prodotti del territorio, di seguito si raggiunge strada Fontanazza, in mezzo i vigneti, dove scopriamo la particolarissima Cappella delle BrunateLa cappella è un edificio mai consacrato a luogo di culto e, dopo anni di abbandono, restaurato nel 1999 dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett. Sul prosieguo raggiungiamo Castiglione Falletto dominato dal possente castello dei marchesi di Saluzzo. È uno dei castelli più segreti e affascinanti delle Langhe. La prima volta che viene citato in un documento risale al 1191 e da allora la sua massiccia struttura caratterizzata da tre imponenti torrioni circolari domina il paese. Da sempre di proprietà privata, pochi fortunati hanno avuto l’occasione di varcare la soglia del maniero e visitare il suo panoramico giardino pensile, i saloni di rappresentanza, le prigioni, le torri e le cucine medievali. A pochi passi ecco la Cantina Comunale che promuove i vini del territorio degustandoli in ambiente semplice ed informale, quel che facciamo anche noi con un eccellente Barolo, sulla terrazza che spazia visivamente su splendidi vitigni. Poco lontano un ottimo spuntino al Bar da Enza  prima di recuperare la via del ritorno, osservando da lontano Roddi e il suo massiccio castello.

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