venerdì 13 novembre 2015

Una marmotta in Iran (ottobre 2015)

Da alcuni anni mi si era stata presentata l’occasione per andare in Persia, ma solo ora ho potuto realizzare questo viaggio. Prima di partire, anzi ancor prima di confermare la mia adesione, familiari, amici e conoscenti andavano a gara nello sconsigliarmi questa avventura principalmente per motivi di sicurezza relativi a motivazioni religiose.
Nonostante tutti i tentativi di dissuadermi dal partire, ho preferito ascoltare il mio desiderio di conoscere un popolo nuovo e una civiltà diversa naturalmente dopo aver raccolto informazioni dettagliate sulla sequenza del viaggio dal sito “Viaggiare sicuri-Farnesina-Ministero degli esteri”. Ora posso raccontare attraverso i miei occhi la bellezza di questo paese.
L'Iran, ex Persia, è una terra ricca di storia, di cultura e di un popolo positivo, pieno di speranza per il futuro. Grande circa cinque volte l'Italia, ha metà del territorio ricoperto da catene montuose a cui si antepongono ampie zone desertiche il Dasht-e Kavir (letteralmente Immenso Deserto) mentre la parte meridionale del paese è quello dove vive in prevalenza la popolazione.
In Iran vige una repubblica, o regime, islamica fondata da Khomeyni che seguì alla caduta dello Scià di Persia (fine anni '70). Tale regime capillarmente rappresentato legifera in modo assolutistico leggi, norme e regolamenti a cui tutti devono adeguarsi: il controllo e la vigilanza sono quasi assoluti! Tutte le donne devono portare il velo nero o tendenzialmente scuro ed un indumento consono a coprire le forme del corpo. Solo le bambine vestono all'occidentale, ma purtroppo ci sono anche bimbe completamente coperte da un burqa nero.
Questo controllo capillare, quasi soffocante, porta una sicurezza al 100 per cento per tutti ma chi viola le regole viene punito severamente: pena di morte, prigione, lapidazione oppure semplicemente scompare. Anche l'ambiente rispetta questo assolutismo: città, paesi, strade, giardini, vicoli insomma tutto e' sempre pulito. In pubblico inoltre è vietato far uso di alcolici.
Tornando alle mie valutazioni, posso dire che il viaggio è stato splendido, perché  è un paese affascinante e ricco di storia risalente fino al 5000 a.c.
Ho visitato Teheran, capitale dell’Iran  che possiede circa una decina di musei, immersi in ampi parchi e splendide moschee, poi con un viaggio aereo interno sono scesa nella parte meridionale dell’Iran raggiungendo la città di Shiran, denominata anche la città dei poeti e delle rose.
Nei giorni successivi risalgo l’Iran di oltre 500 chilometri raggiungendo Persepoli, una delle capitali dell'antico impero Achemenide, costruita intorno al V secolo a.c. da Dario il Grande e successivamente ampliata da Serse. Inestimabile antico gioiello del vicino Oriente. rimasto in uno splendido stato di conservazione. Sono rimasta entusiasta di questi suggestivi capolavori di civiltà. Sui resti ci sono le narrazioni storiche risalenti a 4-5000 anni fa, che riportano un’immagine  quanto mai viva di una grande antica civiltà. Sempre risalendo a nord troviamo Yazd ,città zoroastriana, l’unica che conti ancora parecchi seguaci dell’antica religione. La visita al Tempio del fuoco dove arde una fiamma eterna, tenuta accesa dall'anno 470 a.c. è emozionale, poi alle moschee adorne di ricchezze ed in fine il mausoleo di Sayed Jafar. E dopo finalmente raggiungiamo la grandiosa Isfahan, con le favolose Moschee composte da 4 logge e rifinite con finissime piastrelle nella piazza dell’Iman. Una nota curiosa: la piazza è grandissima, anzi lunghissima! In origine veniva usata per il gioco del polo. Sapevate che questo sport è nato in Persia? Solo successivamente venne "trasportato" in Inghilterra. Nel mio viaggio si susseguono altre moschee e altri mausolei, poi un antico bagno turco ora diventato museo, ricco di materiali architettonici e pietre preziose.
Poi visitiamo la città di Kashan  sede di uno dei più splendidi mausolei Agha Bozorg costruito nel 1700, a seguire ai più antichi palazzi dell’architettura Sasanide, antica grande civiltà risalente a oltre 2000 anni fa. Dopo questo lungo tour si fa nuovamente ritorno a Teheran. In sei giorni tra viaggi in aereo o su pullman abbiamo macinato oltre 1500 chilometri!
Una nota importante: anche noi turiste abbiamo dovuto portare il velo ed un indumento consono a coprirsi le forme del corpo ancor prima di scendere dall’aereo e fino alla partenza del volo per l’Italia. Quello che si sente in questa nazione è comunque positivo. Gli uomini tendono a tenere un comportamento “distante”, mentre nelle donne, nonostante portino un vestito tutto nero compreso il capo, si nota un viso ben curato e truccato, spesso sorridente. I giovani sono sempre desiderosi di avvicinarsi al turista, per parlare e capirne la provenienza. Molti di loro parlano perfettamente l’inglese e scalpitano nella speranza di un cambiamento.
E' stato un viaggio che ha soddisfatto le personali aspettative. Conoscere altri popoli e altre abitudini...Un viaggio da consigliare in tutta tranquillità e sicurezza.

(Santi)

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