lunedì 31 luglio 2017

I monti Lessini e la Foresta dei Folignani (domenica 30 luglio)

Ritorniamo sui monti Lessini. Oggi percorso circolare che si snoda per quasi dieci chilometri partendo dal rifugio Bocca di Selva a 1556 metri per poi entrare nel cuore della Foresta dei Folignani, riserva naturale del Parco della Lessinia che con l'Alto Vajo dell'Anguilla è parte di rilievo della rete ecologica europea "Natura 2000" predisposta a garanzia del mantenimento dei diversi habitat. La Riserva naturale, oltre a comprendere la foresta, si estende alla zona pascoliva circostante, da Bocchetta della Vallina sino al Bivio del Castelberto nonchè a Podestaria e a Bocca di Selva per una superficie totale di 1622 ettari. 
Arriviamo al rifugio sotto un cielo terso e un fresco venticello che fa velocemente dimenticare l'opprimente afa estiva della città. Un caffè e poi brevemente lungo l'asfalto per un centinaio di metri dove alla nostra sinistra appare una comoda carrareccia, il sentiero 256, che scende dolcemente attraversando pascoli, boschi e piccole malghe tra sguardi distaccati di placide vacche.
Superiamo con buon andatura malga Masetto inoltrandoci nella fitta foresta dei Folignani, la zona più selvaggia della Lessinia, carichissima di umidità dopo il temporale della notte precedente. La zona boschiva è costituita essenzialmente da conifere e, dato più interessante, sui suoi sentieri sono stati monitorati i movimenti di un piccolo branco di lupi. A questo punto il sentiero roccioso si alza decisamente di quota ma senza strappi particolari tanto che la risalita è comunque piacevole. Il nostro gruppo nel frattempo si è snocciolato, tra mille foto e fermate didattiche alla cartellonista descrittiva del territorio circostante e dei suoi abitanti. Oltre alla presenza dei lupi questa parte della Lessinia ha un patrimonio faunistico quanto mai vario: martore, faine, volpi, galli cedroni, gufi e civette ma anche un grande rapace come il Biancone è stato più volte avvistato. La foresta lascia il passo alla morbida curva di una montagnola che risaliamo di traverso e al suo apice davanti a noi svetta il Carega mentre in lontananza appare il rifugio Podesteria, antica malga che racchiude una parte importante della storia della Lessinia: questa era infatti la residenza estiva del podestà di Verona. Il rifugio è un via vai di escursionisti molti dei quali interamente assorbiti dai piatti tipici della tradizione montanara veneta, del resto è passato da un bel pezzo il mezzodì. Noi preferiamo spostarci verso un pascolo posto più in alto, ad una buona birra ci penseremo dopo.Intorno minuscoli gruppi bovini si muovono lungo i pendii circostanti, oltre l'orizzonte alcuni cavalieri scendono una dorsale, le parole salgono leggere e in tutto questo domina un senso profondo di pace. Ridiscendiamo seguendo il sentiero 255, una comoda e ampia forestale, che poco dopo biforca a sinistra verso il passo del Branchetto mentre noi proseguiamo mantenendo la destra orografica della vallata che ci riporta in meno di un'ora al rifugio di partenza.


PARTENZA: Rifugio Bocca di Selva
SEGNAVIA: 255-256
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 300
ALTITUDINE: mt 1800
LUNGHEZZA: km 9,5




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