Alle 4:30 siamo pronte per l'appuntamento alla funivia del Grostè a Madonna di Campiglio, dove troviamo una marea di persone che come noi non vedono l'ora di salire e effettuare la breve camminata a Pra di Flavona al cospetto della catena montuosa del Brenta.
Giovani temerari hanno trascorso la notte in quota in tenda e sacco a pelo, sfidando il freddo e l'umidità.
Viole,violini,violoncelli e contrabbasso, uniti ad archetti e spartiti che vibrano nel vento ci attendono, mentre ognuno prende posto nei prati, sulle rocce e sulle creste dei monti che circondano la conca in un colpo d'occhio fantastico.
Siamo sicuramente più di duemila persone!
Gli strumenti iniziano a diffondere i primi suoni e in un attimo le cime accolgono i primi raggi del sole donando a ognuno di noi una forte emozione che prosegue fino all'ultimo brano dove veniamo invitati da Mario a cantare tutti insieme.

Al termine m'incammino con le mie tre compagne d'avventura insieme ai musicisti con i loro strumenti a spalla e a tutti coloro che hanno vissuto con noi questa indimenticabile giornata con la consapevolezza di aver ricevuto un dono grandioso e una enorme gioia nel cuore. Due parole su Mario Brunello: è il principale ideatore dei Suoni delle Dolomiti oltre che direttore musicale del Festival di Arte Sella. Accademico di S.Cecilia. è direttore artistico del Premio Borciani e del Festival del Quartettod i Reggio Emilia. E' stato il primo artista italiano a vincere nel 1986 il concorso Cajkovskij di Mosca ed è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Infine aggiungo una mia considerazione personale: alla delicatezza con la quale sfiora le corde del violoncello si accompagna una calda e poderosa stretta di mano da vero montanaro.
Grazie Mario e grazie a chi ha condiviso con me questa esperienza.
(Annalisa Rizzini)
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