martedì 16 giugno 2015

L'Antica Via Valeriana (domenica 14 giugno)

Nell'entroterra del Sebino ecco un percorso che unisce archetipi artistici a visioni paesaggistiche di ampissimo respiro. Parliamo dell'Antica Via Valeriana, un itinerario di una ventina di chilometri che da Pilzone d'Iseo raggiunge Pisogne. Nella tradizione orale è l'antica strada romana che congiungeva Brescia alla Valle Camonica ma questa tesi è priva di fondamenti storici, sicuramente fino a metà Ottocento il tratto della Via Valeriana che corre parallelo al lago d'Iseo rappresentava l'unico collegamento della comunità camuna.
Le condizioni meteo a dire il vero oggi non sono promettenti, il cielo appare grigissimo ma i pensieri scalpitano e allora rischiamo l'escursione determinando comunque un itinerario leggermente più breve con traguardo a Marone. Arrivate a Pilzone d'Iseo, una rampa di scale segnala la Via Valeriana. Lasciate alle spalle le ultime abitazioni del piccolo centro e oltrepassato un torrentello, entriamo in una macchia boschiva copiosa di fragoline e more che, pur nella modesta altezza (mt 195), permette una bellissima visione sullo specchio d'acqua dove giganteggia l'isola lacustre più grande d'Europa, Montisola. Le nubi che sino a quel momento ci avevano accompagnato minacciose, lasciano il passo ad un sole davvero caldo, mentre il selciato termina inserendosi su un tornante della rotabile che collega Sulzano a Gazzane tra vecchi edifici rurali e recenti costruzioni. L'intero percorso è tracciato con una "V" dai colori giallo e marrone intervallato da numerosi pannelli descrittivi, mentre Montisola non ci perde mai d'occhio.
La strada supera la chiesa di San Fermo, protettore dei contadini, poi sale tra bellissimi ulivi sino al borgo di Tassano, silenzioso e illuminato dalla luce solare. Troviamo una nuova traccia dell'antica via tra persone incuriosite al nostro passaggio. Finalmente lasciamo l'asfalto e ritorniamo nel verde fra piccole vigne e ampi uliveti seguendo una carreccia in ripida discesa che conduce ad una piccola valle, attraversiamo il torrente Mesagolo riprendendo poi leggermente quota prima di entrare nell'antico borgo di Maspiano, tra strette viuzze acciottolate e vecchi portoni consumati dal tempo. Intanto il cielo si è arrabbiato di nuovo. Raggiungiamo la piazzetta su cui si affaccia la piccola chiesa dedicata a San Giacomo. Il tempo di una breve sosta tra oggetti di legno e confetture della più buona tradizione contadina e poi si torna a proseguire verso Gandizzano. Superiamo brevi filari vitigni accompagnate da una pioggerellina insistente quanto basta per farci piegare a sinistra tra i campi e raggiungere Sale Marasino. Nel frattempo si sente anche temporaleggiare lontano quindi meglio raggiungere velocemente Marone. Sul lago abbiamo appuntamento con lo storico chiosco di pesce fritto  "Piccioli", famosissimo qui in zona Iseo! L'allegra brigata si perde tra chiacchiere e risate...prima di scappare velocissime all'arrivo, ampiamente annunciato, di una vera e propria tempesta d'acqua!

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