martedì 9 giugno 2015

I forti trentini della Grande Guerra (sabato 6 giugno)

Il centenario dell'intervento italiano nella guerra '15-'18 offre l'occasione di un giro tra i forti in Trentino, regione pesantemente segnata dalle mille trincee e dalla contrapposizione delle coscienze tra essere sudditi fedeli oppure irredentisti convinti. Imponenti e mute testimonianze di quei tragici avvenimenti sono le fortificazioni spesso raggiungibili attraverso sentieri escursionistici. La Grande Guerra che andò in scena dopo l'assassinio dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e della moglie Sofia a Sarajevo, produsse profondi cambiamenti nella società dei primi Novecento perdendo quell'aura di leggerezza che era stata la Belle Epoque.
Abbiamo così percorso un breve itinerario fra le tante, tantissime fortezze di cui è disseminato il territorio trentino partendo dal suo stesso cuore: Trento.

FORTE CADINE Bus de Vela
Il Forte Bus de Vela, progettato dal maggiore del genio militare Gustav Hermann, è parte del primo gruppo di fortificazioni che gli austro-ungarici costruirono attorno alla città di Trento a partire dalla metà dell'Ottocento. Costruito all'imbocco della gola del torrente Vela, il forte faceva parte della linea difensiva che dal Monte Bondone scendeva sino a Trento. Il suo scopo era sbarrare la strada da Cadine ma non fu armato pesantemente e durante la Grande Guerra mai utilizzato. La sua struttura è imponente e sorge all'imbocco della gola del torrente Vela formando una galleria artificiale dove passava la vecchia strada provinciale.

FORTE LARINO
Ci spostiamo verso la valle del Chiese per visitare forte Larino alle porte di Lardaro. Costruito nel 1860 con l'obiettivo di sbarrare la strada al confine italiano, fu oggetto di continue migliorie da parte del genio austro-ungarico ma alla vigilia della Grande Guerra ci si rese conto che non fosse più adatto allo scopo e nel 1914 venne declassato a semplice magazzino. Le dimensioni di questo forte sono notevoli, quasi giganteggia sul fronte roccioso regolando il passaggio sottostante ed è completamente circondato da un fossato di difesa.


FORTE CORNO
Salendo lungo un bellissimo sentiero panoramico, da forte Larino raggiungiamo forte Corno a quota 1068 metri. Il tracciato è seccamente in salita e taglia il fiato ma ci regala visioni eccezionali, Forte Corno fu costruito dal capitano Adolf Kroneiser nel 1882 con l'obiettivo di dare maggiore sicurezza alle difese nel cuore delle Giudicarie e assieme a forte Cariola, oggi ridotto ad un rudere, avrebbe dovuto chiudere a tenaglia un'eventuale attacco nemico. Fu armato in modo consistente sino al 1908 poi le autorità austro-ungariche lo considerarono obsoleto e all'inizio della guerra venne utilizzato in altro modo. E' un bellissimo esempio di struttura architettonica militare.


FORTE STRINO
Nella visita a forte Corno veniamo sorprese da una violenta grandinata, quindi cambiamo rotta e salendo verso la Val di Sole in direzione Vermiglio, andiamo a visitare forte Strino ad oltre 1500 metri di quota. Eretto tra il 1860 e il 1861 aveva l'obiettivo di presidiare il confine con il nascente Regno d'Italia. La sua posizione, sopraelevata rispetto al piano stradale, permetteva una posizione di guardia alla vallata. Il progresso dei mezzi bellici convinse le autorità austriache ad adeguarlo strutturalmente negli anni successivi ma nel 1915 venne disarmato e trasformato in centrale telefonica.


Al di là del loro effettivo impiego, dato che la linea di fuoco della Grande Guerra si spostò molto più in alto, queste fortezze rimangono preziose testimonianze dell'incredibile ingegno costruttivo austriaco.

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