lunedì 22 maggio 2023

Il Messner Mountain Museum e la cascata di Parcines (20-21 maggio)

Reinhold Messner ha un legame indissolubile con la montagna a cui ha dedicato una vita intera. Non esiste continente che non abbia attraversato con il solo intento di stabilire un rapporto sempre più stretto fra uomo e natura. Considerato come uno dei sostenitori del cosiddetto "stile alpino" nel 1978 fu il primo uomo a scalare l’Everest senza l'ausilio dell'ossigeno supplementare con il suo compagno Peter Hebeler. Senza aiuti né supporti tecnologici ha attraversato la Groenlandia, l'Antartide e il Deserto del Gobi. A partire dagli anni Novanta inizia a farsi strada il progetto di aprire un museo interamente dedicato alla montagna, che raccolga tutte le sue esperienze, diventati oggi ben sei poli museali che formano un vero e proprio circuito, il Messner Mountain Museum, di cui Castel Firmian è la sede principale. Sabato 20 maggio - A sud-ovest della conca di Bolzano troneggia Castel Firmiano (Schloss Sigmundskron) su un'altura di roccia porfirica. Le prime menzioni storiche risalgono al 945 sotto il nome "Formigar", che risale alla parola latina "formicaria", uno dei nomi più antichi di un castello in Alto Adige. L'imperatore Corrado II nel 1027 affida il maniero al principe vescovo di Trento. Nel dodicesimo secolo viene affidato a dei ministeriali che da quel momento ottengono il nome signorile di Firmian. Ai sovrani del territorio la rocca offriva il grande vantaggio di poter controllare la navigazione sull'Isarco e sull'Adige. Nel 1473 il principe del Tirolo, Sigismondo d'Austria, acquista la struttura trasformandola in una fortezza ribattezzata Sigmundskron ("corona di Sigismondo"). Nei secoli successivi il complesso cade lentamente in rovina, passando di volta in volta ai conti Wolkenstein alla fine del Settecento, ai conti di Sarentino dal 1807 al 1870 ed infine ai conti Toggenburg.
Nel 1996, le rovine del castello vengono acquistate dalla Provincia Autonoma di Bolzano e nel 2006 arrivano nelle mani di Reinhold Messner. È bene ricordare che nel 1957 Castel Firmian fu testimone della protesta di 30.000 altoatesini capeggiati da Silvius Magnago, chiamata "Los von Trient"ossia "Via da Trento", contro la non osservanza dell'Accordo di Parigi del 1946 che chiedeva l'autonomia provinciale per l'Alto Adige, slegata dal veto regionale imposto dal Trentino.
Il cuore del circuito museale trova spazio tra le antiche mura di Castel Firmian, rese accessibili da una struttura moderna in vetro, ferro e acciaio materiali moderni ma senza tempo che si armonizzano perfettamente con le antiche mura. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali si possono ammirare all'interno, mentre la vista panoramica dal castello si estende dalla Valle dell'Adige fino al Gruppo di Tessa e, nell'altra direzione, fino al capoluogo della regione e lo Sciliar, il simbolo dell'Alto Adige. Molto suggestivo.
Domenica 21 maggio - Punto di partenza è il centro paese di Parcines e da qui si segue un breve tratto asfaltato dopo aver superato un piccolo mulino si procede sul sentiero numero 1 che indica la cascata/Wasserfall. Il percorso segue il Rio di Tel che è alimentato dalla cascata e che durante tutto il percorso ci accompagna con un dolce rumore di acqua scrosciante. Con nostro grande stupore troviamo un “negozio” a forma di mela che vende succhi, marmellate e frutta. C'è un listino prezzi e una cassa, basta prendere e pagare.
Nessuno intorno. Una incrollabile fiducia verso gli escursionisti diretti alle cascate. Proseguendo troviamo una funivia in disuso. Dopo diversi passaggi suggestivi nel bosco si comincia a sentire fragoroso il rumore della cascata. Il periodo con la portata d’acqua maggiore va da maggio a luglio. Si sale ancora raggiungendo il breve la parte bassa della cascata che cade fragorosa dai suoi 98 metri di altezza. Proseguendo lungo un irto sentiero, si raggiunge un punto più alto di osservazione. A far da cornice il Monte Tessa che domina lo scenario. Scendiamo nuovamente verso la Gasthaus Wasserfall, dopo andremo ad assaggiare un buon rosso altotesino, ed accanto troviamo una vecchia costruzione apparentemente abbandonata. E’ la centrale idroelettrica Wasserfall costruita nel 1908 e che si vantava di essere la prima centrale consorziale dell’Alto Adige. Era destinata a rifornire di elettricità il territorio di Parcines e fu voluta dal rappresentante Josef Gamper e dal parroco del paese Mantinger. Veniva alimentata dal Rio di Tel tramite una condotta forzata. Durante il periodo fascista passò di proprietà al Comune ed è rimasta in funzione fino al 2012, data di entrata in funzione della nuova centrale di Birkenwald. Fino ad allora forniva il 40% del fabbisogno energetico del Comune di Parcines. La costruzione è rimasta intatta e l'idea era di farne un museo ma al momento attuale la centrale versa in una situazione di abbandono. Vecchi documenti incorniciati alle pareti, fotografie ed apparecchiature elettriche giacciono incustodite e silenziose a testimonianza non solo di un tempo andato. Torniamo sui nostri passi seguendo questa volta la sede stradale andando ad incrociare il bivio che risale verso il maso Dursterhof, che entra nel cuore della montagna con un intervento costruttivo non impattante rendono questo maso davvero unico. La vista dall'alto lascia senza fiato, lo sguardo si adagia sulla piana sino a raggiungere visivamente Merano. E il menu non è da meno. Veniamo viziate da specialità tirolesi fatte in casa e non ci facciamo scappare i famosi lamponi (sotto forma di succo, marmellate e torte squisite) le cui coltivazioni si arrancano su pendii ripidissimi.

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