venerdì 3 giugno 2022

Le trincee del Monte Stino (lago di Idro - BS) - giovedì 2 giugno

Raggiungiamo il Rifugio Monte Stino (mt 1416) dal sottostante Lag
o di Idro prima di cavalcare  le vecchie trincee ormai divorate dal tempo e dalla vegetazione, e attraversare boschi silenziosi seguendo i resti di antiche mulattiere di guerra. Concluso il giro delle linee trincerate andiamo a scollinare decisamente in modo da seguire una traccia prativa che segue parallela il sentiero 478B sino a raggiungere Cima delle Frate (mt 1447) dove si apre uno splendido respiro panoramico sulla Valle di Piombino, una stretta e selvaggia vallata che si insinua profondamente tra le contorte pendici de Monte Stino, a sud, e quelle altrettanto tortuose del Cingolo Rosso a nord, e del Bezplel a nordest. Un antico sentiero ne percorre il fondo oggi ancor più solitario e selvaggio che in passato. Alzando gli occhi un capriolo scompare velocemente nella boscaglia. Superato il vallo erboso raggiungiamo le fortificazioni di Bocca Cocca (mt 1328) che successivamente dipana sul sentiero 478 di chiara origine militare, supera cenge erbose e tratti scavati nella roccia, tra balze e costoni che precipitano in basso, poi si va ad imboccare il sentiero 456 ed in risalita si raggiunge lo sperone del Monte Stino (mt 1466), dove sventola permanentemente il tricolore, e il bellissimo pulpito panoramico sul lago di Idro. Nonostante una leggera foschia il paesaggio è di prim’ordine con le Prealpi Bresciane, i monti della Valle del Caffaro e la monumentale Rocca d'Anfo. In vetta è stata posta una targa con l'indicazione "Monte Stino" ma in realtà è solo uno sperone sottostante la cima vera e propria, in fondo un modesto rialzo ricoperto di vegetazione circondato da un vasto pianoro, perché si trova una quarantina di metri più in basso. 
Il complesso fortificato, corredato da diverse bacheche illustrative, merita davvero una visita. Interessanti le trincee e le postazioni dei cannoni recuperate. Nelle due gallerie sotto l'anticima è stato allestito un piccolo museo permanente di reperti di guerra del '15-'18, anche se il grosso del materiale è stato trasferito in una apposita sede a Capovalle. Lasciamo il complesso fortificato procedendo lungo il crinale in discesa. Si passa accanto ad un casolare cintato e si prosegue diritto lungo la stradina sterrata che in pochi minuti di cammino ci riporta al Rifugio Monte Stino dove a  trionfare è la polenta con i suoi tradizionali "contorni": brasato, funghi porcini,
 capriolo, salamine e formaggio alla piastra. Ma anche affettati e formaggi locali freschi e stagionati accompagnati da ottimi rossi per concludere in bellezza.


PARTENZA: Rifugio Monte Stino (mt 1416)
SEGNAVIA: 456-478-478B
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 325
ALTITUDINE: mt 1466
LUNGHEZZA: km 6

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