martedì 16 giugno 2020

I dieci capitelli di Soave (VR) - domenica 14 giugno

Il Percorso dei dieci capitelli attraversa i territori caratterizzati dai vigneti del Soave e del Recioto. L’altimetria della passeggiata varia dai 38 metri del centro storico di Monteforte d’Alpone ai 201 metri del terzo capitello “del Foscarin”. La partenza della bella escursione è  piazza Venturi dove si affaccia solenne la bella chiesa neoclassica di Santa Maria Maggiore, eretta tra il 1805 e il 1816 su progetto dell'architetto Conte Bartolomeo Giullari, dal monumentale pronao a 14 colonne corinzie alte dodici metri. Da qui si prende sulla sinistra via della Fontana e successivamente via Palustrelo dirigendosi verso le dolci colline che cingono la Val Ponsara e separano Monteforte d'Alpone da Soave. Il placido ondeggiare collinare viene scandito dalle dieci tappe, i dieci capitelli devozionali, e dal corteggio costante dei vigneti carichi di frutti. Il primo capitello che si incontra sorge al margine della stradina che collega la Val Ponsara con la Valle dell’Acqua e rappresenta la Madonna con Gesù. Il percorso procedendo verso nord comincia a salire progressivamente. All’uscita di una curva arriviamo al capitello di San Pietro rappresentato da una barca a vela di lineare semplicità. La sosta consente di osservare un pugno di case nella Valle dell’Acqua e, al di là del Tramenalto, la Valvarina emerge sulla linea collinare congiungendosi col gruppo del Carega. 
Si riprende a salire più seccamente poi finalmente la strada si spiana e da un’incurvatura dei colli fa capolino il bellissimo castello di Soave, del casato dei Della Scala. Eccoci al capitello del Foscarin, un costone brullo e di fatto il punto più elevato del percorso, dedicato alla Sacra Famiglia. Accanto vivacizzano l’ambiente alcuni ulivi e una macchia di robinie. Riprendendo il cammino s’imbocca sulla sinistra una discesa a tratti ripida fino al quarto capitello, quello dedicato alla Madonna con il Bambino. La strada declina ora verso Soave e il paesaggio cambia: la mano dell’uomo si delinea tra paesi adagiati sui fianchi delle colline intercalati da frutteti e vigneti. Intanto il profilo del castello scaligero si delinea più chiaramente ma noi proseguiamo lungo il tracciato volgendo a sinistra, sulla salita che porta nel territorio di Monteforte d’Alpone che sbocca proprio davanti al capitello di San Vincenzo Ferreri, protettore dei vigneti contro la grandine. Da qui in avanti il cammino diventa piuttosto agevole perché la strada si snoda quasi sempre sul crinale. Una breve deviazione consente di visitare il sesto capitello, quello della Bassanella. 
La sacra nicchia raffigura una Madonna con un’invocazione specifica “benedici il frutto del nostro lavoro”. Continuando sul versante che guarda a Soave si giunge a Piazza Scheeti, un balcone affacciato sulla pianura padana. Sul terso orizzonte si riescono a scorgere gli Appennini, mentre a destra in lontananza il castello di Illasi. Al termine della deviazione si ritorna sulla dorsale per raggiungere il settimo capitello dedicato a San Giuseppe. Adesso la strada è tutta in discesa. In breve tempo si arriva all’ottavo capitello, un Cristo in Croce chiuso in una nicchia triangolare sostenuta da una colonna. Lasciando sulla sinistra la Froscà, con i suoi chiari sentieri che ne tagliano la costa, si entra nella zona di Zoppega dove nel 1899 fu costruito un capitello in onore della Madonna Auxilium Christianorum, ora “Regina Pacis”. Non serve molto cammino per raggiungere anche l’ultimo capitello, quello di San Rocheto, testimone delle sedute che in tempi andati i “Parlamentari” della contrada tenevano 
sull’antistante muretto. L’ultima piccola salita porta al Colle di Sant’Antonio, ancora pochi passi e si giunge al punto di partenza antistante l’importante scalinata della chiesa con sosta alla trattoria “Al Fante” 
PARTENZA: Monteforte d'Alpone
SEGNAVIA:  "dieci capitelli"
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 160
ALTITUDINE: mt 201
LUNGHEZZA: km 9,5

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