mercoledì 3 giugno 2020

Giro delle Tre Chiesette del Monte San Bartolomeo di Salò - 31 maggio

Dopo il lungo oblio legato al coronavirus, riparte il programma delle marmotte con il bel trekking dei tre santuari sulle colline di Renzano, piccolo e grazioso borgo affacciato sul lago di Garda. Trovato comodo parcheggio in via Fiamme Verdi, di buon passo si sale a località Bissiniga da dove parte il sentiero 17 che si alza ripidissimo dentro un bosco di pini, con tratti poco agevoli a causa della recente pioggia notturna, sino a raggiungere lo Sperone della Corna (mt 466) a picco sul lago e sull'abitato di Salò. Tornate sul sentiero principale si oltrepassa una sbilenca parete rocciosa che sembra voler cadere da un momento all'altro, costeggiamo una recinzione di filo spinato - il dislivello ora si che si fa sentire sulle gambe - si arriva ad un altro bivio e con un ultimo sforzo spuntiamo sulla mulattiera che esce dal bosco cedendo subito il passo ad un tratto asfaltato che scende al seicentesco Santuario di San Bartolomeo (mt 480) oggi aperto ai fedeli. Il cielo si ostina a rimanere bigio nonostante la bellezza del panorama circostante mentre recuperiamo nuovamente la strada, una breve svolta a sinistra e si prosegue sul sentiero 17b, a tratti sassoso e a tratti sabbioso, fino a raggiungere il Passo della Stacca a 458 metri. Il Lago di Garda è ora di fronte a noi in tutta la sua maestosità e magia. Seguendo lo sterrato e poi un tratto di terra battuta, arriviamo al Santuario della Madonna del Buon Consiglio del XVI secolo (mt 516), circondato da cipressi e immerso nel silenzio. Attraverso una proprietà privata ma accessibile si giunge all'agriturismo "Il Bagnolo", attualmente chiuso, dove ci fermiamo per la pausa pranzo. Nuovamente in cammino sul sentiero bianco-rosso 16 si raggiungono le case sparse di Milord (mt 437) e la contrada di Milordino (mt 375). 
Nella prima parte del percorso il sentiero attraversa un’ampia frana che per qualche decina di metri rende difficoltoso il passaggio nel profondo canyon rosso-grigio, tanto che un breve tratto esposto si supera con l'aiuto di un tondino d'acciaio, ma poi il paesaggio muta e si arricchisce di qualche casa, pianori adibiti a pascolo e un fitto bosco di faggi e castagni lungo il crinale occidentale del Monte San Bartolomeo. La discesa adesso diventa più morbida, si rientra nella radura mentre compare finalmente il sole. Dopo circa un chilometro e mezzo di sterrato raggiungiamo il Santuario della Madonna del Rio (mt 180). Racconta una tradizione locale che alcuni pastori, timorosi per il pericolo che poteva derivare dal corso d’acqua
particolarmente ingrossato, invocarono la protezione della Vergine che apparve loro e come segno della presenza celeste, nella grotta scavata dalle acque del Rio, è rimasta impressa l’impronta del suo piede su una pietra bianca. A consacrare quella apparizione fu eretto nel diciottesimo secolo il santuario cui fanno suggestivo contorno una gorgogliante cascatella a sinistra della chiesetta e ombrosi cipressi. Proseguendo ecco in lontananza il borgo silenzioso di Renzano dove visitiamo la chiesetta tardo quattrocentesca dei santi Nazaro e Celso, rifiatiamo un attimo prima di recuperare i nostri automezzi per un aperitivo finale.
PARTENZA: Renzano
SEGNAVIA: 16-17-17b
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 335
ALTITUDINE: mt 516
LUNGHEZZA: km 10,5

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