lunedì 12 giugno 2017

I bellissimi laghi di Cornisello in Val Nambrone (TN) domenica 11 giugno

Andiamo a scoprire la Val Nambrone, splendida vallata delle Alpi Retiche meridionali, ai piedi delle imponenti pareti della Presanella dove in lontananza svetta Cima Tosa con i suoi 3173 metri, la più alta delle Dolomiti di Brenta, vallata impreziosita dai bellissimi laghi di Cornisello. Lungo la statale che conduce a Madonna di Campiglio, tra Carisolo e Sant'Antonio di Mavignola s'imbocca una stradella (cartello Val Nambrone) arrampicandoci lungo i tornanti accompagnate dalla sovrastante mole del Monte Giner, sino a raggiungere uno slargo nei pressi del Rifugio Cornisello. Giusto il tempo di indossare scarponcini e zaini e siamo sullo sterrato che dal sentiero 239 ci conduce in breve verso il primo dei laghi di Cornisello, il lago Inferiore, a 2120 metri. Il tempo di scorgere con sguardi divertiti rane e ranocchi saltellanti in tutti i loro stadi evolutivi e ritroviamo la traccia ghiaiata che in breve porta al grande lago Superiore in cui si specchia Cima Cornisello. I due bacini d'acqua, di origine glaciale, si offrono ad un colpo d'occhio eccezionale che ben si amalgama con il silenzio sacrale di queste montagne. Completiamo il giro e, dopo aver fatto una sosta, risaliamo il costone. Tralasciamo l'impegnativo sentiero 239, che conduce al solitario lago di Vedretta (2600 metri), continuando lungo il sentiero 216 diretto al Rifugio Segantini, alzandoci sui due sottostanti laghi.
Qui l'impennata diventa secca allorchè si decide di salire alla panoramica Bocchetta dell'Om a 2361 metri e tra persistenti nevai che rallentano i nostri passi raggiungiamo la dorsale che fa da spartiacque fra la Val d'Amola e la Val Cornisello. Da qui la prospettiva sul gruppo del Brenta è maestosa! Ridiscendiamo ampliando il tracciato sino a congiungersi con il sentiero roccioso 238  in direzione dello splendido lago Nero (2233 metri) nelle cui fredde acque...immergiamo felici i nostri piedi. Seguendo le tracce sentieristiche bianco-rosse ci riportiamo verso l'alto, dove facciamo l'ennesima sosta. Il percorso ora scende ripido superando alcune scalette e terminando sulla forestale. Sulla via del ritorno la nostra camminata incrocia ciò che resta di una teleferica costruita negli anni '60 dall'Enel, che intendeva sfruttare le preziose acque dei laghi, e poi abbandonata. Lasciamo alle nostre spalle gli scheletri dei tralicci, muti testimoni dell'incuria dell'uomo, e in breve raggiungiamo il rifugio. La tappa successiva stavolta è a Carisolo per una bevuta in allegra compagnia.



PARTENZA: Rifugio Cornisello 
SEGNAVIA: Cai 239, 216, 238
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 240
ALTITUDINE: mt 2361
LUNGHEZZA: km 6

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