lunedì 5 giugno 2017

domenica 4 giugno: Festival dei Gufi al castello di Grazzano Visconti (Piacenza)

Una tre giorni intensa, carica di curiosità, di informazioni e di simpatia, una fra le più importanti manifestazioni dedicate al mondo misterioso dei rapaci notturni. Il parco del castello di Grazzano Visconti (PC), nel cuore della Val Nure  ha fatto da splendida cornice alla pluralità di eventi e presenze sconfiggendo persino l'asfissiante calura di questa domenica. Sul verde è tutto un alternarsi continuo di piccoli gazebi dove gufi e civette sono riprodotti nei più svariati materiali: ceramica, ferro, tessuto, vetro...A poca distanza le voliere ospitano alcuni dei nostri amici rapaci che vivono in cattività da tempo anche per ragioni di sopravvivenzaMeraviglioso il barbagianni, altero lo splendido allocco degli Urali ma anche la comune civetta si mostra in tutta la sua bellezza. E tanti tantissimi bimbi. E' una lieve passeggiata tra alberi secolari e le dolci melodie di un arpa ancestrale accompagnano in ogni angolo del parco. Poi guardi il castello e il tempo sembra fermarsi...


"Noi Signore di Milano e Conte di Virtù, Vicario Generale Imperiale, volendo compiacere per speciale grazia i nostri egregi e diletti Signori Giovanni Anguissola e Beatrice Visconti sua consorte, concediamo che nella loro proprietà di Grazzano, nel nostro distretto di Piacenza, possano far costruire liberamente e impunemente una fortificazione quale loro aggradi, nonostante alcuni decreti o nostri ordini emessi in contrario. I mandanti osservino e facciano inviolabilmente osservare questo nostro scritto.

In testimonianza della qualcosa abbiamo disposto che la presente sia compilata registrata e convalidata con il nostro sigillo."

Pavia, 18 febbraio 1395


Con questo manoscritto il duca Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, autorizzava la costruzione del castello di Grazzano. A base quadrata, circondato da un ampio fossato, i torrioni merlati agli angoli, questa rocca si erge vera e autentica. Nei secoli successivi furono apportati numerosi rifacimenti ma perdendo l'iniziale funzione di difesa, iniziò inevitabile il declino e alla fine dell'ottocento era abitato solo da contadini in catapecchie e vecchie stalle.
Nei primi anni del '900 che Giuseppe Visconti di Modrone decide di rivalutarlo consolidando le antiche mura e costruendo il borgo medievale fatto di case, botteghe artigiane e laboratori. Il parco del castello fortemente voluto dall'eclettico duca è inserito di diritto nei Grandi Giardini Italiani e racchiude preziosi stilemi architettonici: ponticelli, fontane, statue impreziosito dalla grande fontana barocca da cui parte la lunga passeggiata che raggiunge il belvedere affacciato sulla campagna piacentina ornato di una statua di Apollo. Ma torniamo ai nostri gufi.
Volano in assoluto silenzio, soprattutto di notte, sfruttando l'oscurità per cacciare. Per questo sono entrati nell'immaginario fantastico di miti e leggende, lasciando segni indelebili in tutte le arti. Nella mitologia greca la civetta rappresentava la dea Atena emblema di saggezza e sapienza, mentre nel culto romano la dea equivalente è Minerva raffigurata talvolta dal gufo come animale sacro. Nella tradizione dei nativi americani il gufo era uno degli animali totemici, simbolo della proiezione astrale per la sua capacità di volare nelle notti prive di luna. Lo stesso aspetto di questi rapaci ha contribuito ad accrescerne il mito: il gufo non può muovere gli occhi ma ha sviluppato la straordinaria capacità di ruotare il collo fino a 270 gradi oltre al caratteristico piumaggio della testa a forma di "occhiali". Questi rapaci hanno un aspetto così elegante che furono illustrati sin dall'antichità. Nelle grotte di Chauvet, nel sud della Francia, è raffigurato un gufo reale ed ha 32.000 anni! Nell'arte ellenica gufi e civette compaiono un pò dappertutto ma si trovano raffigurati anche nelle civiltà precolombiane, come i Maya, in decine di reperti in terracotta utilizzati come oggetti rituali.
Esiste poi nella costellazione dell'Orsa Maggiore un gruppo di stelle nominato "Nebulosa Gufo" per la forma particolare che richiama il simpatico rapace. L'ammasso stellare ha circa 6000 anni ed è stato scoperto da Pierre Méchain nel 1781. Ma al di là degli aspetti culturali e curiosi questi rapaci, appartenenti alla famiglia degli Strigidi, hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema del nostro pianeta e che quindi va protetto e tutelato. In Italia vivono nove specie di rapaci notturni e il gufo reale, con la sua apertura alare di un metro e sessanta, è la specie più grande ma anche più rara. Infatti la sua sopravvivenza è a forte rischio soprattutto a causa dell'uomo, dopo l'abbandono delle pratiche agricole tradizionali a favore di un'agricoltura più moderna e intensiva che ha cambiato profondamente la morfologia delle nostre campagne e montagne.

(fonte Lipu)

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