martedì 12 aprile 2016

Il Sentiero del Ponale (domenica 10 aprile)

Il Garda oggi è mosso, particolarmente mosso e questo fa la gioia di windsurf e vele che solcano veloci il grande lago. Dall'alto del sentiero osservi l'agitare di spiriti ventosi, il librarsi tra affondi e risalite spumeggianti, dall'alto il Garda è una fantastica tavola blu. L'escursione di oggi è sostanzialmente una camminata che esalta la bellezza paesaggistica di questa parte dell'alto Garda, la parte trentina, con i suoi panorami mozzafiato.
Il sentiero del Ponale inizia immettendosi alla destra della nuova galleria sulla gardesana, dal centro di Riva del Garda in direzione di Limone, dopo aver oltrepassato l'imponente centrale idroelettrica realizzata negli anni Venti dall'architetto Giancarlo Maroni, progettista anche del Vittoriale di Gabriele d'Annunzio. La vecchia strada che anticamente congiungeva Riva con la valle di Ledro fu fortemente voluta da Giacomo Cis di Bezzecca, un agiato imprenditore che ideò questo progetto per togliere la vallata dall'isolamento secolare a cui era stata costretta dovuta alla mancanza di strade carrabili. Iniziati nel 1848 i lavori richiesero tre anni. Il sentiero del Ponale si presenta sterrato nella parte iniziale con una serie di gallerie scavate nella roccia calcarea del Monte Oro e della Rocchetta e con vertiginosi strapiombi sulle acque gardesane. La salita è costante ma con moderata pendenza adatta quindi ad ogni tipo di passo. Le soste invece sono infinite visto le eccezionali prospettive che si aprono ad ogni uscita da un anfratto o dopo una curva tortuosa e lungo il cammino una vegetazione rada, quasi mediterranea caratterizzata da lecci e cipressi, riesce a ritagliarsi spazi tra rocce a picco sullo specchio d'acqua sottostante.
 Lungo il tracciato ci si imbatte nella massiccia presenza di fortificazioni austro-ungariche costituite da un dedalo di corridoi e trincee scavate sopra il lago di Garda denominate forte Teodosio o Tagliata del Ponale. A quanto si legge questo eccezionale comprensorio militare, costruito intorno al 1860, venne ulteriormente rinforzato a ridosso della Grande Guerra. Si sale sempre più in alto, prestando attenzione ai numerosissimi bikers che scendono veloci, e raggiungiamo il curvone della Fonte dello Sperone con una visione incantevole del Benaco mentre a destra del tracciato si erge una torre del vecchio acquedotto "Riva", costruito nel 1877 ed ora in disuso. Nel bel mezzo della spettacolare serpentina del sentiero, poco prima del punto in cui il tracciato si biforca verso le due vecchie lingue d'asfalto (una sale verso Ledro mentre l'altra si alza in direzione di Pregasina) troviamo l'antico ristorante Belvedere, con una vertiginosa balconata in verticale sul lago a ovest e sulla gola del torrente Ponale a sud. Inaugurato nel lontano 1900 dalla famiglia Toniatti, dopo essere stato popolarissimo per mezzo secolo negli anni Sessanta venne abbandonato riducendosi a rudere, e solo dopo un accurato recupero, riaperto nel 2014.  Oltrepassiamo il ponte dove la valle di  Ledro va a congiungersi con il Garda e decidiamo di salire lungo l'antica stradale in direzione di Pregasina con spettacolari tornanti che attraversano brevi boschi sino a raggiungere la balconata del piccolo centro abitato in cui si erge l'imponente statua dedicata alla "Regina Mundi", opera dello scultore trentino Silvio Bottes. Il ritorno avviene sulla stessa strada, il silenzio nel frattempo si è riappropriato della montagna mentre si fa largo l'imbrunire...


PARTENZA: Riva del Garda
(mt 65)
SEGNAVIA: D01
DIFFICOLTA': T
DISLIVELLO: mt 460
ALTITUDINE: mt 536 (Pregasina)
LUNGHEZZA: km 12

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