mercoledì 27 aprile 2016

Il 25 aprile ai Giardini di Belfiore di Mantova

Nuvoloni minacciosi, ululati di vento, pioggia e fulmini non sono decisamente il miglior preludio per preparare un pic-nic a sole ventiquattro ore di distanza. Guardi con tono supplichevole il meteo: una sfera di sole sembra voler sorridere dal monitor e tanto basta per organizzare le macchine, riempirle all'inverosimile e sperare in un mattino colorato d'azzurro. Quale magico arcano sia stato evocato questo non lo so proprio dire, ma sta di fatto che le luci del venticinquesimo giorno di aprile si aprono col più bello dei sorrisi.
I giardini di Belfiore odorano ancora di pioggia notturna al nostro arrivo, l'erba inumidisce le scarpe mentre organizziamo la nostra area, tra plaid e aquiloni, lasciando alle spalle le placide rive del Lago Superiore. Il sole, prima timido, prende via via forza in vicinanza del mezzodì. Sulla griglia rosseggiano le braci, le salamelle vengono diligentemente allineate tra morbidi panini e buon vino d'annata e in contemporanea ecco l'arrivo festoso delle partecipanti non più imbrigliate tra le quattro mure di un ristorante ma felici di bighellonare liberamente in questo cuore verde di Mantova. L'odore delle salamelle riempe l'aria tra chiacchiere e risate, poi apriamo lo "scrigno" dei giochi affondando a piene mani nella tradizione: la corsa dei sacchi, quella dell'ubriaco, per finire con il tiro alla fune tra divertenti ruzzoloni sull'erba e urla di orgogliosa vittoria. La giornata scema dolcemente verso le ore tarde del pomeriggio...

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