sabato 16 maggio 2015

Grandi Donne: JUNKO TABEI, la piccola giapponese sul tetto del mondo

Junko Tabei è un'istituzione nel mondo dell'alpinismo femminile anche se oggi pochi ne conoscono le gesta. Eppure il 16 maggio 1975 entra di diritto nella storia come la prima donna sul tetto del mondo: l'Everest! Dopo la conquista dell'Annapurna III, il 19 maggio 1970, Junko è tra le più accese sostenitrici del progetto di conquista dell'Everest e per arrivare a questo chiede al governo nepalese il permesso di scalarlo nel 1971. Ma il programma di arrampicata predisposto dai vertici politici, allora molto restrittivo, era già definito sino al 1975 e il Nepal non dà il suo benestare. La Tabei non demorde e il giornale Yomiuri Shimbun e la Nihon Television accettano di sponsorizzare la spedizione, tutta al femminile. Il team giapponese raggiunge Katmandu nei primi mesi di quell'anno, accompagnato da nove sherpa, e salgono velocemente lungo il Colle Sud, la via classica aperta da Edmund Hillary e Tenzing Norgay conquistatori della vetta nel 1953.
"Junko drizzò a sedere quando sentì il rombo. Erano le 0.30 del 4 maggio e lei e il resto del gruppo avevano raggiunto Campo 2 a 6.300 metri tra il monte Nuptse e il Lhotse. Il suono fragoroso la terrorizzò. Valanga! Rimangono intrappolati in cinque sotto un'ondata di neve e ghiaccio venuta giù dal monte Lhotse. Quando il boato cessò Tabei aprì gli occhi, sentì il dolore, poi arrivò la paura: sarebbero sopravvissuti? Miracolosamente Junko deve la sua vita alla squadra di sei sherpa che riescono a trascinarla fuori dalla neve per le caviglie. Il suo corpo è coperto di lividi e contusioni ma fortissima la determinazione a continuare la scalata. Ci vollero due giornate prima che potesse rimettersi in piedi. Dodici giorni dopo alle 12.30 Junko Tabei si arrampicò sulla cima, voltò le spalle ai margini tempestosi del Nepal e scrutò la tranquilla vallata del Tibet. Era diventata la prima donna a raggiungere la vetta del Monte Everest".

L'Everest è il culmine della sua lunga carriera alpinistica, una carriera che parte da lontano.
Junko Tabei nasce il 22 settembre 1939 nella piccola città di Miharumachi nella prefettura di Fukushima e la sua passione per la montagna si manifesta giovanissima in occasione di una gita scolastica. La sua insegnante porta la classe a scalare il Monte Nasu, un gruppo di montagne vulcaniche. Ne rimane affascinata ma si scontra con la dura realtà del Giappone. "Non riuscivo a pensare di salire le montagne. Abbiamo dovuto preoccuparci di quello che avremmo mangiato". E poi la radicata tradizione nipponica che riteneva i sogni d'avventura inappropriati per una giovane donna giapponese. Si laurea nel 1962 in inglese e letteratura americana all'Università di Showa Women, dove è anche membro del club alpinistico e nel giro di pochi anni scala le più importanti vette del Giappone. Nel 1966 si sposa e tre anni dopo forma il "Ladies Climbing Club: Japan". Scala il monte Fuji, il Cervino, il McKinley e tante altre vette. Nel 1970 conquista l'Annapurna III. In Giappone è ormai una celebrità. Poi l'Everest. Ma Junko non si ferma qui, il 30 aprile 1981 è per prima sullo Shisha Pangma e nel 1996 sul Cho Oyu. Nel 1992 conquista un primato al femminile divenendo la prima donna ad aver scalato le Seven Summits, ovvero le sette montagne più alte di ogni continente.
EVEREST con un'altitudine di 8848 metri al confine tra Tibet e Nepal (1975)
ELBRUS un vulcano inattivo in Russia 5642 metri (1992)
McKINLEY la vetta più alta del Nord America con i suoi 6194 metri (1988)
ACONCAGUA nelle Ande in Sud America a 6960 metri (1987)
CARSTENSZ PYRAMID in Indonesia, cima considerata parte dell'Oceania, 4884 metri (1992)
KILIMANJARO in Tanzania, Africa 5895 metri (1981)
VINSON in Antartide 4897 metri (1991)

Ancora oggi Junko non ha lasciato il mondo dell'alta quota, E' presidente della Himalayan Adventure Trust of Japan, una organizzazione che si occupa di tutela ambientale di questo angolo di Terra e rimane un grande modello per le donne dell'alpinismo mondiale.
"La tecnica e la capacità da sole non ti fanno arrivare in cima. E' la forza di volontà che è più importante. Questa forza di volontà non si può comprare con i soldi o essere 
regalata dagli altri. Sorge dal tuo cuore"

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