venerdì 12 aprile 2013

Tete à tete: passioni stonate

Una coppia inedita alle prese con monologhi piccoli piccoli e canzoni scapigliate in cui larghi sorrisi si alternano a momenti di riflessione. Veronica Pivetti si è messa in gioco: talento, ironia e grande esuberanza assecondata dalla leggerezza del pianoforte di Alessandro Nidi, funambolico musicista e compositore parmigiano. Sceneggiatura leggera, scelte musicali accattivanti, versatilità e ritrovato istrionismo dell'attrice milanese, in splendida forma dopo il doloroso tunnel della depressione raccontato con cruda sincerità nel suo libro "Ho smesso di piangere", è il proscenio di una scommessa teatrale vincente ! TETE A TETE: PASSIONI STONATE diventa itinerante pretesto fra fantasie musicate e ironici graffi linguistici per raccontare in fondo la stessa cosa: i guai del cuore. Veronica prende per mano lo spettatore trascinandolo in un gioioso vortice musicale, frenetico nel suo incedere scenico e brillante nell'uso azzeccatissimo dei tagli di luce per arrivare all'esaltazione di testi d'autore e così la cruda ballata firmata Brecht-Weill, bloccata da un lampo abbagliante che precipita  dall'alto, si alterna alla mimica graziosa di una gemma d'antan quale Parlami d'amore Mariù, la bellissima Via Broletto 34 di Sergio Endrigo ci accompagna nel realismo tragico di un amore concluso per poi passare la mano ai tratti nostalgici di Parigi di Paolo
Conte, punteggiando qua e là le iteriazioni recitative con accenni musicali di atmosfere romane o con le fugaci introduzioni sgrammaticali del Jannacci prima maniera. Le note si alternano in perfetta simbiosi con l'azione teatrale e Veronica, padrona della sua enfasi mimica riesce a far esplodere tutti gli stati d'animo, e rabbia, passione, nostalgia, desiderio si fondono creando una perfetta armonia resa ancora più profonda e autentica dal timbro vocale della Pivetti, viscerale e quasi graffiante, che ci fa piacevolmente riscoprire un'attrice di razza. Una performance interpretativa senza inutili fraseggi, senza attimi di respiro, che ha trascinato tutto il pubblico presente, noi comprese, in un appassionato applauso strameritato!

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