martedì 16 aprile 2013

Sui Monti Berici! (14 aprile)

Domenica 14 aprile ci siamo ritrovate con le ragazze di "Pianetacuore", organizzatrici della camminata, in Val Liona (Monti Berici) nel vicentino per condividere la prima vera sgambata primaverile. Zaini e scarponcini in bella mostra, sorrisi smaglianti e il calore di un sole per nulla avaro nel dispensare i propri raggi e siamo subito in marcia. Dalla bella piazzetta di Villa del Ferro il festoso gruppetto di donne s'inerpica sulla stradina incontrando gioiellini architettonici quale Villa Custozza-Lazzarini, pregevole esempio seicentesco, e ancor più in alto l'attenzione si posa su Villa Giacometti, struttura di gusto tardo gotico. Seguendo la direttiva che porta verso Fontana della Villa, importante sorgente che alimenta tutta la borghata e le corti  circostanti  ecco sul limitare della curva la segnaletica bianco-rossa del sentiero 51, un anello tracciato tra prati e boschi, lungo poco più di 6 km e con un dislivello di oltre 200 metri. Il paesaggio della piana è emozionante e lo sguardo va a perdersi nella vastità dei filari vitigni che si estendono a macchia d'olio. La camminata procede fra qualche sosta (le case rurali sono un'incredibile scoperta!) e tante chiacchiere, poi d'improvviso il sentiero sfora in un bel tratto pianeggiante in cui troneggia imponente una antica pianta di rovere, e mentre polmoni e piedi di alcune donzelle ringraziano festanti, ecco apparire la chiesetta di San Lorenzo, nota come la Cesòla, che nonostante il massiccio intervento di restauro mantiene i tratti tipici degli antichi oratori romanici, molto presenti sui Berici.
Il percorso snocciola via via il gruppetto con pause obbligate come quella all'antica edicola sulla Via Carbonarola, con una  pregevole Madonna col bambino iscrivibile al '500, per poi impegnare seccamente una parabola a sinistra abbandonando così la sede stradale e impegnando una campestre con cui si guadagna quota. E' il bosco a farla da padrone inframmentizzato da prati verdeggianti invasi da una esplosione di colori! Il sole brilla alto nel cielo e lo stomaco comincia a protestare, e la vivace supplica delle partecipanti porta saggezza nonchè senso pratico alle capicordata di Pianetacuore pronte a far virare tutto il gruppo verso la locanda Botteghino Risorto, locale ricavato da un vecchio cascinale e già meta di villeggianti sin dai primi del Novecento. Al fresco delle sue salette facciamo festa ai sapori dei piatti tradizionali della cucina vicentina (fantastico il risotto agli asparagi selvatici !). E' l'ora del ritorno. Nuovamente immerse nel cuore del bosco, e con qualche breve affanno da crampi e acido lattico, il baldo gruppo di esploratrici riprende il cammino che circolarmente ci riporta al punto di partenza. E come per incanto l'apparizione di salumi e formaggi riesce a strappare risate a tutte le presenti.

Nessun commento:

Posta un commento