lunedì 16 giugno 2025

Palazzo Montanari nel cuore della Valpolicella - sabato 14 giugno

Una bellissima scoperta quella di Palazzo Montanari, villa trecentesca meravigliosamente affrescata con la sua torre colombaia risalente al XIV secolo, situata sulla collina di Bure nel cuore della Valpolicella Classica. Un viaggio immersivo nel mondo della storia, del vino e del territorio. La torre colombaia situata all'angolo nord-ovest, rappresenta il nucleo più antico del complesso e faceva parte del sistema difensivo intorno alla città di Verona poi, nel corso dei secoli, si è arricchito di saloni per le feste, un roccolo di caccia con vista panoramica su tutta la Valpolicella e una chiesetta dedicata a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, ancora oggi funzionante. Dal Quattrocento la villa perde la sua funzione militare e con casamenta, orto, aia, caneva (in dialetto veneto la cantina) e brolo viene convertita a fondo agricolo. La riedificazione cinquecentesca è attribuita probabilmente alla famiglia Montanari che ha preso il controllo delle terre che dipendevano dalla chiesetta di San Micheletto. La villa, con le sue radici profonde nel passato, conserva tradizioni secolari, come dimostrano gli affreschi del Cinquecento scoperti durante il restauro della struttura. Tra questi, scene tratte dall’Orlando Furioso di Ariosto che affascinano per la loro intensità narrativa, le vicende degli Dei tratte dalle Metamorfosi di Ovidio che trasportano in un mondo mitico e le scene bibliche, come quella di Giuditta e Oloferne, che rivelano la profonda spiritualità dei proprietari.
Nel primo decennio dell'Ottocento, la villa passa al demanio austriaco e successivamente ai Bonamico. Nel 2001 Massimo Nicolis decide di acquistare la villa con vigneto attiguo, prima condotto in affitto, e con la sua famiglia gestisce la cantina di Palazzo Montanari nonché l’intera struttura di cui da anni segue i lavori di restauro conservativo dando vita a un ambiente unico dove il passato e il presente convivono in armonia.
Il brolo della villa è il cuore della produzione vitivinicola. Un anfiteatro naturale con i filari di viti posti sulle classiche “marogne” a secco, con una esposizione verso sud-est particolarmente soleggiata che cattura il respiro della valle di Fumane contribuendo all’unicità dei vini. Il terreno asciutto, calcareo e ricco di scheletro garantisce l’altissima qualità delle uve, punto di partenza irrinunciabile per produrre vini di grande classe.
La vendemmia è un momento fondamentale per Palazzo Montanari. L’azienda realizza due raccolte manuali, senza l’uso di macchinari, per garantire la massima qualità. La prima vendemmia è dedicata alla selezione dei grappoli perfetti per la produzione dell’Amarone, un vino d’eccellenza. Solo grappoli spargoli e privi di imperfezioni vengono scelti, per evitare il rischio di muffe durante l’appassimento, che dura circa quattro mesi. La seconda raccolta utilizza le uve rimanenti per produrre il Valpolicella, un vino fresco. Il metodo dell’appassimento, patrimonio immateriale in candidatura per l’UNESCO, è una delle peculiarità della cantina.
Dopo la raccolta, i grappoli selezionati vengono posti in ambienti arieggiati, dove si disidratano lentamente, concentrando aromi e sapori. Questo processo permette di ottenere vini complessi e strutturati come l’Amarone e il Ripasso. Quest’ultimo, realizzato facendo ripartire la fermentazione del Valpolicella con le vinacce dell’Amarone, rappresenta un ponte tra tradizione e innovazione. Pur non essendo certificata biologica, l’azienda adotta pratiche sostenibili che rispettano la natura e il territorio. L’uso di rame e zolfo in agricoltura limita l’impiego di agenti chimici, mentre le trappole a feromoni per le mosche garantiscono una protezione naturale delle viti. Inoltre, l’antico sistema della pergola veronese, con grappoli distanti dal suolo, aiuta a prevenire l’umidità e le muffe.
Tra le vigne, piccoli olivi raccontano un passato in cui il legno degli alberi era usato come sostegno per i filari. Sebbene non ci sia un oliveto dedicato, Palazzo Montanari produce un olio extravergine d’oliva delicato, profumato e completamente naturale, privo di trattamenti chimici, ideale per esaltare piatti semplici e tradizionali. Prodotto con passione dalla famiglia, l’olio rappresenta un’aggiunta recente ma già apprezzata, a dimostrazione della cura e dell’attenzione per la qualità in ogni dettaglio.
Dopo la nostra passeggiata alla scoperta delle sue stanze e vigneti, abbiamo provato la degustazione dei loro vini nella corte panoramica abbinati con i prodotti locali, come salumi e formaggi, per amplificare al meglio l’olfatto e il gusto. Abbiamo iniziato con il Valpolicella Classico, che si fa sentire per la sua freschezza e la piacevolezza del frutto. L’annata 2021, in particolare, risulta equilibrata, con una ciliegia fresca che emerge sia al naso che in bocca. Perfetto per accompagnare antipasti leggeri, salumi e formaggi. E concluso con il Valpolicella Ripasso, conosciuto come il “vino ruffiano”, perché riesce a conquistare ogni palato. Questo vino nasce da una tecnica unica, una seconda fermentazione sulle vinacce dell’Amarone. Il risultato è un prodotto con note di marmellata di ciliegia, vaniglia e cannella, arricchito da sentori speziati. Grazie al suo equilibrio e alla versatilità, è ideale per aperitivi, primi piatti e secondi a base di carne. Una appassionante esperienza di visita in un territorio straordinario come la Valpolicella.

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