lunedì 13 gennaio 2025

Lo splendido "Grande Anello della Storia " a Montorio (VR) - domenica 12 gennaio

Lasciata l'auto nel grande parcheggio del Castello di Montorio si sale verso il portone d'ingresso tramite una scalinata contrassegnata dalla sigla AS si svolta sul sentierino di sinistra arrivando in breve presso una diroccata porta in mattoni e costeggiando il muro di cinta di Villa Zoppi Pavesi seguiamo la stradella fino ad immergerci sull'ampia carrareccia sterrata che risale la dorsale della collina. Fatti circa duecento metri intravvediamo sulla destra, invasa da una folta vegetazione, i ruderi della chiesetta del XIII secolo di San Venerio. Oltrepassata la chiesetta troviamo la deviazione a sinistra della breve mulattiera che porta al forte austriaco denominato in origine Forte John, attualmente conosciuto come Forte Preara (dal nome Preara ovvero cava di pietra). Aggirato il forte si torna sulla strada della dorsale, che seguiamo verso nord per raggiungere dopo circa un chilometro la Prèa Fita, comunemente chiamata Piloton, un monolite di probabile origine preistorica. Si continua in salita, sempre in direzione nord seguendo le indicazioni del sentiero Cai 264 per Maroni, che ci accompagna per un buon tratto di cammino. Si risale la dorsale fino ad incrociare una strada asfaltata, ora giriamo a sinistra seguendo sempre il sentiero lungo la strada che sale verso località S. Fidenzio. Si svolta a destra seguendo la strada in salita fino all'ultimo ampio tornante dal quale si stacca a sinistra una stradina asfaltata con le indicazioni Cai per Maroni che seguiamo fino in prossimità di due vecchi pilatri in cemento dove la strada si biforca. Si scende a sinistra passando in mezzo a delle coltivazioni di lavanda, dopo aver affrontato due tornanti la strada scende rettilinea fino ad arrivare in prossimità di una curva a gomito. Procediamo a destra sulla carrareccia che si stacca dalla curva e che sale passando sotto ad una casetta bianca, per poi immergersi su una più comoda sterrata con muretto di sasso.
Poco dopo la strada diventa asfaltata e conduce alla località Maroni dalla quale si può godere uno splendido panorama sulla valle sottostante. Oltrepassata una deliziosa scalinata contornata di cipressi, consigliamo di scendere al  belvedere, si passa sotto il muro di alcune abitazioni e dopo una curva si lascia l'asfalto per riprendere a sinistra uno sterrato che scende con una serie infinita di tornarti, tanto da aver acquisito il nome di Piccolo Stelvio, sino a raggiungere la chiesa di Santa Maria in Stelle, dove accanto alla piazza troviamo l'Ipogeo, comunemente chiamato Pantheon, ed anche degli splendidi lavatoi in pietra. Attraversiamo il paese seguendo la sua direttrice principale e tralasciando tutte le deviazioni laterali. In prossimità di una semicurva la strada si restringe costeggiando il muro di cinta di Villa Cà Vendri. Alla curva successiva la strada si biforca, al capitello si sale a sinistra, per poi girare a destra sulla prima laterale che incontriamo così da raggiungere la chiesetta di San Zeno. La chiesetta  sorge su un precedente tempio romano del I sec. d.C. Gravemente danneggiata dai terremoto del 1117 e del 1183, venne ricostruita tra il XII e XIII secolo. Alla sinistra della chiesetta, stretto tra la recinzione di una casa ed il bosco, troviamo un sentiero che prenderemo per sbucare poco dopo su una stradina asfaltata in prossimità della fontana di Vendri. La strada in salita diventa sterrata e poco dopo al bivio si segue il ramo di destra che sale piacevolmente fino ad incrociare una più ampia carrareccia. Dopo un breve tratto pianeggiante la strada diventa cementata e scende decisamente, passando davanti all'ingresso di una azienda agricola. Poche centinaia di metri e ci immergiamo nel bosco che passa sotto ad un agriturismo.
Poco oltre circa  la sterrata si collega con la strada che sale verso San Fidenzio e che noi prendiamo scendendo alla nostra destra verso il paesino di Novaglie. In prossimità dell'abitato la strada si restringe tra le case fino a una piazzetta dove troviamo degli antichi lavatoi. Sulla parete di una casa un grande affresco della Madonna. Dalla piccola piazza ecco la stradella asfaltata che scende in direzione est, il percorso è quasi pianeggiante con un bel panorama sulla campagna sottostante e la splendida villa settecentesca di Balladoro. Costeggiando il muro di cinta della villa si giunge alla Fontana del Franzago, denominata dalla tradizione popolare delle Strje, luogo ricco di mistero e di leggende. Continuiamo sul percorso principale ormai in prossimità del Piloton. A questo punto si ripercorre a ritroso il tracciato, seguendo la strada della dorsale ma questa volta in direzione sud. Transitiamo poco dopo a sinistra del Forte Preara mentre il cielo è un chiasso 
di colori al tramonto, rimanendo sulla direttrice
principale fino a incontrare la strada asfaltata che sale al Castello di Montorio e che ci riporta in breve al parcheggio da dove siamo partiti.

PARTENZA: Castello di Montorio
SEGNAVIA: AS - Cai 264
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 200
ALTITUDINE: mt 310
LUNGHEZZA: km 17.5

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