Per realizzarlo ci sono voluti dieci mesi di lavoro e l’opera porta con sé la memoria di quello che è successo. Non ci sono infatti solo le radici della tempesta Vaia ma c’è pure una parte del vecchio drago che è andato distrutto, mentre le altre parti sono state volutamente carbonizzate e poi assemblate insieme al resto del legno. Un drago potente ma non immortale. Il legno utilizzato non è stato trattato e la creatura quindi muterà “pelle” sotto le intemperie e con il passare delle stagioni. Anche il nuovo drago diventerà un giorno la terra dalla quale nasceranno nuovi alberi. Forse la magia di questa grande opera d’arte sta tutta lì, nel farci comprendere che, senza natura, non siamo niente.
Sono diversi i sentieri che raggiungono i 1332 metri del Drago di Vaia.
- Sentiero da Gionghi - Si parte dal Municipio di Lavarone (parcheggio dalle scuole) e si procede in direzione dell’Hotel Fior di Roccia seguendo le indicazioni “Sentiero del Drago”. Il sentiero, una volta usciti dall’abitato, prosegue nel bosco. Ad ogni bivio che si incontra bisogna tenere la destra e in meno di un’ora si raggiunge il Drago.Sono diversi i sentieri che raggiungono i 1332 metri del Drago di Vaia.
- Sentiero da Passo Cost - Si lascia l’auto nella frazione di Cappella procedendo in direzione frazione Longhi e seguendo la segnaletica per Passo Cost. Dal parcheggio del Cost si arriva al Drago in circa 45 minuti sempre seguendo la segnaletica del Drago, percorso interamente nel bosco.
- Da località Bertoldi si raggiunge a piedi la Frazione Slaghenaufi, su strada asfaltata che porta fino alla frazione. Una volta superato il piccolo abitato si continua a seguire le indicazioni per lo chalet Tana Incantata e poco dopo si trovano i cartelli recanti l’indicazione “Sentiero del Drago”. Da località Bertoldi è anche possibile prendere la seggiovia che in dieci minuti porta sulla cima del Monte Tablat e con una breve passeggiata si raggiunge il Drago
- Dal Forte Belvedere Gschwent in circa 90 minuti si percorre il Sentiero dei Camini che culmina al parcheggio del Cost, attraversata la strada incrociamo il sentiero che sale al mitico Drago (lunghezza km 5 dislivello mt 200). Noi abbiamo seguito questo percorso.
Poco prima del Drago delle simpatiche sculture in legno (una volpe, un maiale e delle rondini) rallegrano il luogo e con una tranquilla camminata si può raggiungere anche la Baita Tana Incantata, dove si mangia davvero bene (anche piatti tipici cimbri) e si spende il giusto.
Poco prima del Drago delle simpatiche sculture in legno (una volpe, un maiale e delle rondini) rallegrano il luogo e con una tranquilla camminata si può raggiungere anche la Baita Tana Incantata, dove si mangia davvero bene (anche piatti tipici cimbri) e si spende il giusto.
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