lunedì 6 maggio 2024

Strawoman: in migliaia di corsa nel cuore storico di Brescia - domenica 5 maggio

Cinquemila runner per dire no alla violenza contro le donne e per sostenere gli Spazi Donna WeWorld, luoghi di ascolto e sostegno. E' Brescia ad inaugurare la quattordicesima edizione della Strawoman, la corsa-camminata non competitiva di cinque chilometri, la prima delle 13 tappe italiane. La sindaca di Brescia, Laura Castelletti, non ha voluto mancare per far sentire il suo sostegno alla manifestazione. "È bellissimo vedervi in tantissime qui - ha detto la Castelletti - È testimonianza di una grande sorellanza ma anche di generosità nei confronti delle donne che stanno vivendo momenti di fragilità e difficoltà". Dopo il riscaldamento curato da Millennium Sport&Fitness e la musica di Radio Viva FM, radio ufficiale della tappa bresciana, alle ore 10.30 da una Piazza Vittoria coloratissima è partita la marea rosa che ha invaso pacificamente le vie del centro. C'è chi si è cimentata correndo ma la grande onda rosa ha preferito rallentare il passo lungo i luoghi simbolo della Leonessa d'Italia. Superata Piazza del Mercato si svolta sulla lunga arteria comunale dove a metà Corso Zanardelli incrociamo il cuore artistico di Brescia, Teatro Grande, dove ogni anno ha luogo il famoso festival pianistico internazionale in memoria del grande pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli.
Raggiungiamo tra mille chiacchiere e sorrisi Corso Magenta trovando sulla destra l'Auditorium San Barnaba, importante luogo di cultura ed eventi, all'interno di un antico monastero agostiniano del 1675, dalla bellissima facciata barocca. La grande marea color confetto raggiunge Piazzale Arnaldo situato all'estremità di via Tosio Martinengo e corso Magenta. Dominano la piazza il Mercato dei Grani, imponente porticato lungo più di cento metri, e il grande monumento ottocentesco ad Arnaldo da Brescia, un frate bresciano vissuto nel XII secolo famoso per essere stato uno dei primi religiosi a denunciare la corruzione della Chiesa romana. Il piazzale è oggi zona pedonale, grazie ai numerosi bar e ristoranti che vi si affacciano, e centro della vita notturna cittadina. Fanno da sfondo panoramico i Ronchi, le colline della città. Da qui si sale lungo via Brigida Avogadro svoltando a sinistra in Via Musei, una delle vie principali vie del centro storico bresciano in quella che viene unanimemente considerata l'area archeologica urbana più vasta della Lombardia. In rapida successione passiamo davanti al meraviglioso Museo di Santa Giulia, allestito nel complesso monastico omonimo di origine longobarda e pochi passi più avanti al Parco Archeologico. In quest’area si può ammirare ciò che rimane di alcuni importanti edifici della Brixia romana: il Capitolium, il Santuario, il Teatro e un tratto del decumano massimo, oggi patrimonio Unesco.
In piazza del Foro il portale d'ingresso della bella mostra sui Macchiaioli, ancora in corso, ti rimanda al seicentesco Palazzo Martinengo. Mentre la presenza rosa lungo la via si frammenta sempre di più, all'angolo con via Gabriele Rosa una veloce occhiata alla piccola ma sorprendente Chiesa di Santa Maria della Carità, un gioiellino poco conosciuto che richiederebbe una sosta. Superiamo agevolmente via Reccagni per entrare nel grande cortile del Broletto che consente di cogliere le stratificazioni dell'intero complesso, di apprezzare la grande fontana a calice e l'ampia Loggia del Capitano con gli archi a tutto sesto. Da qui si esce sulla bella Piazza Paolo VI di origine medioevale e tra gli eleganti edifici che vi si affacciano, il Broletto con l’annessa Torre del Popolo che è il più antico palazzo pubblico della città, possiamo ammirare i due importanti edifici religiosi della città, uno di fianco all’altro. Il Duomo vecchio di Brescia è l’edificio in pietra sulla destra della piazza. Chiamato anche la Rotonda per la sua pianta circolare, all’interno è molto più luminoso di quanto ci si possa immaginare e custodisce ancora dei mosaici della basilica paleocristiana di cui ha preso il posto. Assolutamente da non perdere è il bellissimo sarcofago di Berardo Maggi, vescovo e primo signore di Brescia, realizzato a inizio Trecento in marmo rosso di Verona e che impressiona per la ricca e fine decorazione che si trova su entrambi i lati.
Il Duomo nuovo si trova sulla sinistra di quello vecchio. È la chiesa principale di Brescia e al suo interno, molto ampio e pieno di luce, sono ospitate diverse opere d’arte tra cui l’arca di Sant’Apollonio nella terza cappella destra della navata sud. Sicuramente degna di citazione è la cupola del Duomo nuovo: con i suoi ottanta metri d’altezza è la terza in Italia per grandezza dopo San Pietro a Roma e Santa Maria del Fiore a Firenze. Alcune donne in rosa si attardano per un aperitivo mentre noi da via Beccaria si va ad uscire sulla splendida Piazza della Loggia dominata dal Palazzo rinascimentale oggi sede del comune. Sul lato ovest si erge la torre dell’Orologio che ospita un bellissimo orologio astronomico del Cinquecento accompagnato dai Macc dè lé ure (i matti delle ore), soprannominati dai bresciani Tone e Batista, che col loro martello scandiscono il tempo battendo contro la campana. Siamo giunte al termine dell'itinerario quando imbocchiamo via XXIV Maggio raggiungendo una Piazza della Vittoria, normalmente rigorosa nella sua architettura emblema del Ventennio fascista, ma oggi traboccante di musica, colori e con la marea rosa che va piano piano ricomponendosi.

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