martedì 9 novembre 2021

Il Monte Zebio e le sue trincee - domenica 7 novembre

Immersi in un silenzio quasi irreale raccontiamo dell'anello del Monte Zebio, u
na delle escursioni più classiche dell’Altopiano di Asiago (Vicenza), e soprattutto museo a cielo aperto con la fitta rete di sentieri e camminamenti segni della Grande Guerra. Frutto del complesso sistema viario militare dove le truppe italiane ed austriache si muovevano per raggiungere la linea del fronte, hanno spinto il Comune di Asiago ad avviare il primo intervento di recupero e valorizzazione delle trincee, dove la vegetazione non ha ancora scalzato i segni del conflitto, che ancor oggi caratterizzano il paesaggio dell'alta montagna.
Crocetta di Zebio (mt 1708) era il tratto centrale della prima linea di arroccamento austroungarica, tra l'Ortigara, il Colombara, l'Interrotto e la profonda incisione della Val d'Assa. Il 16 giugno, esaurita la spinta offensiva della Strafexpedition, il comando austroungarico decise di ritirarsi su posizioni più facilmente difendibili. Il settore Monte Colombara - Monte Zebio era di enorme importanza. Dietro queste linee passava l'unica strada facilmente percorribile che attraverso Casera Zingarella e Galmarara scendeva in Val d'Assa per raggiungere il passo Vezzena e le retrovie attestate a Levico e Caldonazzo, dove i rifornimenti potevano arrivare con la ferrovia. Per tutto l'autunno gli italiani tentarono lo sfondamento con l'obiettivo di conquistare il vero nodo strategico dell'altipiano: il Portule. Il rigidissimo inverno 1916 paralizzò qualsiasi idea di azione e l'iniziativa fu programmata per fine primavera. In preparazione di uno di questi attacchi la cima della montagna fu massicciamente minata. L’esplosione avrebbe dovuto cogliere di sorpresa gli austriaci il 10 giugno 1917 e stanarli. Ma la mina scoppiò due giorni prima, forse a causa di un fulmine, spazzando via l’intero presidio della Brigata Catania. Dal dicembre 1917 il fronte venne accorciato ed il fulcro della guerra si spostò sul Grappa.
Ma torniamo all'escursione. Da Asiago si raggiunge il piccolo aeroporto "Romeo Sartori" e 
al bivio Rigoni di Sotto si trova l'indicazione monte Zebio. Lo si prende percorrendo una strada un po’ dissestata fino a raggiungere la casa di Sant'Antonio a 1236 metri dove si può parcheggiare. Da qui si procede sulla sterrata per circa tre chilometri fino a raggiungere la croce di Sant'Antonio a 1395 metri. La segnaletica indica il sentiero 832. Lo si percorre per intero camminando dentro a un bosco di faggi e abeti fino a raggiungere le prime trincee del monte Zebio dove il bosco di dirama. Si procede ancora fino ai 1674 metri della Lunetta di Zebio, dove è posta una stele commemorativa della brigata Catania, e da dove si ammira una splendida veduta su Asiago e Gallio. Da qui si percorre la dorsale del monte Zebio facendo un’anello fino scendere a Malga Zebio e al bivacco dell’Angelo. Raggiunto il bivacco si seguono le indicazioni per la Croce di Sant'Antonio che attraverso un faggeto riporta al primo bivio.
Raggiunto la diramazione si percorre a ritroso la strada sterrata ritornando 
alla casa di Sant'Antonio.

PARTENZA: Casa di Sant'Antonio (mt 1236)
SEGNAVIA: Cai 832
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 438
ALTITUDINE: mt 1634
LUNGHEZZA: km 13

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