martedì 24 agosto 2021

Il Monte Peller tra cielo e verde - domenica 22 agosto

Il Monte Peller rappresenta il baluardo settentrionale delle Dolomiti di Brenta e la sua lunga dorsale si protende a nord est fino alla confluenza tra la Val di Sole e la Val di Non. Con i suoi 2320 metri questo massiccio appare snobbato rispetto alle 
celeberrime guglie del Brenta, eppure "sovrasta" una zona di alto pregio naturalistico, con un paesaggio dolce e ondulato alquanto singolare rispetto ai più classici scenari dolomitici. 
Dal centro di Cles (Trento) si sale verso località ex Bersaglio lungo una strada bianca di circa diciotto chilometri parzialmente sterrata. Si raggiunge il parcheggio del lago Durigal, di origine carsica a 1870 metri, sotto un cielo cupo e da qui si sale sul sentiero 313 che porta sul crinale sino al Rifugio Peller (mt 1990). Un profumo allerta piacevolmente l'olfatto: una buonissima polenta sta allegramente borbottando nel paiolo, in fondo una metafora della gente di montagna. Peccato non poterci fermare. E allora si degrada nel bosco lungo il sentiero 374, reso scivoloso dalla pioggia, che confluisce sull'ampia forestale e, oltrepassato il dosso della pittoresca chiesetta alpina della Madonna della Neve, in breve raggiungiamo Malga Clesera (mt 1889). Superata la malga si incontra il sentiero 308 che sale da Malè e lo si imbocca proseguendo verso sinistra e in leggera salita verso il piccolo Lago delle Salare (mt 2012) e il Passo della Forcola.
A questo punto il cielo è diventato davvero minaccioso e inevitabilmente arriva 
un bell'acquazzone sulle nostre teste tanto da non accorgerci di aver oltrepassato la svolta per il Passo della Forcola. Lo scopriamo solo un chilometro più avanti leggendo la segnaletica bianco-rossa: abbiamo raggiunto Malga Val Cavai! Non ci resta che tornare sui nostri passi. In montagna il meteo è mutevole, quando ci si arrampica sul tracciato la pioggia sembra un ricordo lontano e in breve si raggiunge il passo (mt 2104). Rinunciamo a toccare la vetta del Monte Peller (mt 2320) per la ferrata resa viscida dalla pioggia. La vista dalla Forcola è emozionante. L'ampio anfiteatro di Pian della Nana, bordato da dolomia e curiose fasce di roccia rossa, va giù sino al Sasso Rosso, più lontano il Gruppo dell'Adamello, l'Ortles, il Gran Zebrù, la Valle di Sole e su su fino al Passo Tonale. Scendiamo lungo lo stretto tracciato che va ad incrociare il sentiero 336 che dal Passo della Nana porta diritto a Malga Tassulla (mt 2090), l'unica malga della valle dove viene prodotto formaggio di capra.
Intorno pace e silenzio. Forse proprio la lontananza dalle folle ha fatto sì che migliaia di marmotte colonizzassero il grandioso e solitario Pian della Nana scavando chilometri e chilometri di tunnel sotto il soffice manto erboso. Appena si compiono i primi passi per addentrarsi nella vallata si viene accolti da una serie di fischi improvvisi: sono le marmotte "sentinella". La prima marmotta che fiuta un pericolo dà l'allarme alzandosi ritta sulle zampe posteriori ed emettendo un fischio acuto. Il risultato è che in pochi secondi il gruppo si rifugia nella tana.  Aguzzando la vista riusciamo ad individuare un piccolo nucleo, l'avvicinamento è silenzioso per non farle spaventare, qualche foto e nello stesso modo si ridiscende il costone erboso. Lungo il tragitto si riesce anche a scorgere in lontananza il meraviglioso lago di Tovel. Sotto lo sguardo distaccato di placide vacche al pascolo, 
tra mille fiori e rododendri, andiamo a completare
l'anello del Monte Peller raggiungendo il lago Durigal 

PARTENZA: lago Durigal (mt 1870)
SEGNAVIA: 313-374-308-336
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 300
ALTITUDINE: mt 2014
LUNGHEZZA: km 13

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