Domenica 20 giugno - Cison di Valmarino (Treviso) dal 2019 si fregia del marchio Bandiera arancione del Touring Club Italiano e si trova in una delle più belle valli della cornice prealpina della Marca Trevigiana. Piccolo centro dominato da CastelBrando, la fortezza che sovrasta dall'alto il paese, e dalla bellezza della Via dell’Acqua del torrente Rujo che taglia in lungo il paese e che da sempre ha connotato il paesaggio e ritmato la vita sociale ed economica.
Raggiunta piazza Roma di Cison di Valmarino (mt 256) su cui si affaccia la settecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta puntiamo a nord, costeggiando per circa 200 metri il torrente Rujo per poi raggiungere l'altra riva. Oltre il ponte incontriamo due edifici, in passato sedi del Mulino Masutti e della latteria. Si continua in salita arrivando a Borgo Capretta Mugnai poi si raggiunge il Mulino Fiorin, notevole costruzione restaurata che sorge nei pressi di un ampio lavatoio. L’itinerario prosegue lungo il torrente fra cascatelle e marmitte dall'acqua limpidissima. Oltrepassato il Grande Faggio si arriva al Bosco delle Penne Mozze denominata “Bujon del Gal” (mt 460). Inaugurato nell'ottobre 1972 il bosco è un'area naturale protetta a ricordo di tutti gli alpini caduti in guerra. Si prosegue lasciando a sinistra la rupe con la bandiera italiana per entrare all'interno di una valletta secondaria sul Sentiero della Scaletta, Cai 987 che sale al parcheggio Peroz (mt 545) e, più avanti, ignorate le deviazioni per il Sentiero dell’Asta e Costa del Vent, si alza in direzione della cascata del Pissol.
Giunti alla deviazione per il capitello di San Gaetano si prosegue diritto per una manciata di metri fino a raggiungere la piccola cascata che alimenta il torrente Rujo (mt 600). Dopo una breve sosta torniamo al bivio e iniziamo il percorso di rientro seguendo la segnaletica del capitello. Con diversi saliscendi il sentiero taglia in costa il fianco della valle verso sud. Poco oltre, ad un bivio, si mantiene la traccia che sale a destra e si prosegue con piacevoli saliscendi in un contesto panoramico. Dopo aver perso nettamente quota con alcuni stretti tornanti che evitano una placca rocciosa si risale ad un piccolo promontorio sporgente, si supera una cengia esposta con splendida veduta sulla cima dello Schiaffet, su Cima Vallo Scuro e sul Crodon del Gevero e si raggiunge il capitello di San Gaetano con una veloce deviazione. A pochi metri ecco una bella area attrezzata con tavoli e panchine. Si riparte in direzione ovest oltre la testata della Valle di Castellazzo e ci si inoltra nel bosco in un ambiente suggestivo, isolato e selvaggio. Un paio di rapide svolte e si raggiungono i ruderi della storica Casera Ola (mt 450). In prossimità di alcuni schianti si mantiene la destra intercettando il sentiero che corre in basso. Usciti dal bosco e costeggiati alcuni vigneti, si attraversa il prato antistante, una casera abbandonata e si prosegue su via San Silvestro fino a raggiungere l’omonima chiesetta, sede del Gruppo Alpini, e ormai su sede stradale il centro storico di Cison di Valmarino.
PARTENZA: Cison di Valmarino (mt 256)
SEGNAVIA: Via dell'acqua-Trail del Gevero
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 400
ALTITUDINE: mt 687
LUNGHEZZA: km 10
Nessun commento:
Posta un commento