martedì 15 ottobre 2019

Il Sentiero dei Grandi Alberi: semplicemente emozionante (domenica 13 ottobre)

L'autunno è la stagione in cui gli alberi danno spettacolo con la colorazione delle foglie che dal giallo si accende nel rosso e nell'arancio, si perde nelle fantastiche sfumature di prugna e viola per poi imbrunire verso il marrone, mescolandosi alle decise tinte delle conifere sempreverdi e trasformando il panorama in una tavolozza di stupefacenti colori. L'alta valle di Agno, su cui si affacciano le Piccole Dolomiti, ne accresce la bellezza mentre giungiamo a Recoaro Mille in una splendida giornata di sole. Da qui parte il Sentiero dei Grandi Alberi (Cai 120) uno dei più emozionali percorsi escursionistici dell'alto vicentino che si estende per quasi 18 chilometri dal piccolo pianoro delle Montagnole, ai piedi del gruppo delle Tre Croci (mt 1006), sino al Rifugio Battisti a quota 1265 metri. Si procede dal grande parcheggio sottostante il Ristorante Castiglieri, un breve tratto stradale e poi la decisa svolta a sinistra dentro un tracciato boschivo dal forte odore piovigginoso, che sale dolcemente sino a raggiungere il primo dei patriarchi vegetali: un tiglio centenario acciaccato ma fiero.
Accanto uno dei venti interessanti pannelli didattici che incontreremo sul lungo cammino. Si continua in altezza sino ad uscire sulla bella conca di Pizzegoro a 1019 metri che si apre su ampi pascoli e malghe intervallati da frange boschive. In un continuo sali scendi raggiungiamo malga Anghebe a 1060 metri, un pianoro panoramico rosseggiante e intorno la splendida cornice delle Piccole Dolomiti: a semicerchio possiamo ammirare l'intera catena delle Tre Croci, da cima Marana a monte Falcone mentre in alto fa capolino la cima principale del gruppo del Carega. Semplicemente emozionante. Qualche breve sosta mentre superiamo a metri 1080 malga Podeme, poco oltre sulla destra c'è il laghetto Sea del Risso. Si attraversano in piacevole sequenza malga Raute, malga Pace e malga Rove Alta a metri 1180, nel frattempo il meteo è mutato, il sole scomparso lasciando spazio alla nebbia quando arriviamo dopo breve salitella al bivio col sentiero 121 che sale a Passo Ristele e al sentiero di arroccamento costruito in epoca pre bellica per rafforzare le linee difensive italiane. Continuiamo nel bosco seguendo la carrareccia che si riduce ad un sentiero interrotto in due punti da una frana di ghiaia e sassi staccatesi a monte di un vajo lo scorso agosto 2018, attraversandolo con cautela. Si riprende un'ampia mulattiera militare, tra le trincee di guerra e i grandi vaj che scendono dal monte Zevola, sino ad incrociare visivamente la livrea rosa dell'affollato Rifugio Cesare Battisti (mt 1265) che emerge letteralmente dalla nebbia. E' d'obbligo una fermata: polenta, formaggi e dolci della casa sono un piacevole intermezzo mentre fuori l'orchestra della città di Valdagno si esibisce in temi musicali nonostante la bruma riduca di parecchio la visibilità. Da qui il  tranquillo ritorno sullo stesso percorso.

PARTENZA: Recoaro Mille (mt 1006)
SEGNAVIA: Cai 120
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 260
ALTITUDINE: mt 1265
LUNGHEZZA: km 18 (a/r)

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