lunedì 25 marzo 2019

La Pietra di Bismantova (domenica 24 marzo)

La Pietra di Bismantova è un massiccio roccioso dall'inconfondibile profilo che contraddistingue il paesaggio dell'Appennino Reggiano e gigantesco esempio di erosione residuale infatti la sua formazione risale al Miocene medio inferiore, ovvero a circa 15 milioni di anni fa, epoca in cui questa calcarenite si è formata in ambiente marino testimoniato dal rinvenimento di resti fossilizzati come gusci di molluschi, alghe calcaree, spicole di spugna, denti di pesce. Si arriva in una giornata primaverile al parcheggio di piazzale Dante, proprio ai piedi delle pareti verticali della Pietra di Bismantova. Ci incamminiamo in salita costeggiando il Rifugio della Pietra già formicolante di escursionisti. Poco più avanti la segnaletica indica il sentiero 697 e lo sterrato inizia a scendere per poi proseguire con un’alternanza di leggere salite e discese fino a raggiungere la piana dove ci sono dei massi sparsi a causa di una grande frana.
Ora si entra nel bosco  raggiungendo in breve un tratto su roccia viva che mostra evidenti segni di adattamenti a fini difensivi, probabilmente un antico accesso "sorvegliato" che in epoca medievale conduceva alla rocca che si ergeva sulla sommità della Pietra di Bismantova: il piano di calpestio e le stesse pareti rocciose che fiancheggiano in questo punto il percorso, sono state artificialmente sagomate in modo da realizzare un passaggio obbligato per tutti coloro che anticamente erano diretti alla sommità del monte. Mantenendosi in corrispondenza delle radure prative, si avvicina il ciglio della grande parete orientale della Pietra. Pochi passi e si giunge sullo strapiombo da dove è possibile ammirare la pianura sottostante, facendo comunque molta attenzione perché non ci sono parapetti.  Ci incamminiamo lungo il bordo fino ad arrivare nel punto più alto della Pietra di Bismantova, dove un comodo tavolo in pietra si presta bene per la nostra sosta panino. Di fronte a noi il monte Ventasso. metri 1727, ancora ricoperto di neve e anche il monte La Nuda (mt 1895). In lontananza il monte Succiso (mt 2017) e il monte Cusna (mt 2120), mentre le Alpi sono nascoste da una leggera velatura. 
Anche il sommo poeta Dante Alighieri aveva citato la Pietra di Bismantova nella Divina Commedia (Purgatorio, IV, 26 “Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, montasi su in Bismantova e ’n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli; dico con l’ale snelle e con le piume del gran disio, di retro a quel condotto che speranza mi dava e facea lume”). Dopo la sosta si riprende a scendere. Lungo il percorso incontriamo uno strano manufatto, una serie di tubi in acciaio di media lunghezza saldati a un palo e ognuno di essi punta in direzione di una cima appenninica. Proseguiamo verso la parte finale della Pietra e, dopo aver girato a destra, attraversiamo un prato con vista su Castelnovo ne’ Monti e successivamente ci si addentra in una radura boschiva. Poco dopo arriviamo in un pianoro, dove tra una fenditura rocciosa, una serie di gradini in pietra ci permette di superare agevolmente il dislivello, una corda fissa garantisce un’ulteriore sicurezza, e riprendendo il cammino su un sentiero quasi in piano che costeggia la base delle pareti della Pietra di Bismantova. Una secca salitella e raggiungiamo nuovamente il Rifugio
della Pietra e il tratto di strada asfaltata che conduce al seicentesco eremo benedettino. Ritorniam0 verso piazzale Dante e conclusione di giornata alla "Foresteria" ai piedi della Pietra.
PARTENZA: "La Foresteria" (mt 872)
SEGNAVIA: sentiero 697
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 175 
ALTITUDINE: mt 1047
LUNGHEZZA: km 7,5

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