martedì 15 settembre 2015

Marmotte al Festivaletteratura di Mantova (9-13 settembre)

"Questa è una bellissima citta' e degna c'un si muova mille miglia per vederla..." (Torquato Tasso). Ogni volta che si torna a Mantova in occasione di questa importante kermesse letteraria ci si lascia conquistare dal coinvolgimento giocoso delle sue vie e piazze in una girandola multiculturale di autori, giornalisti, premi Nobel e lettori nella loro essenza più leggera. I numeri dell'edizione 2015 parlano chiaro: grande partecipazione, livello al top e tutti gli appuntamenti culturali col pienone. Del resto già in sede di prevendita c'era quasi il sold out degli eventi in programma. Incuriosiscono, ed è stato argomento di numerosi eventi, i confronti di storia contemporanea tra tecnologia nelle multiple invadenti espressioni e l'odore della carta, il libro tanto per intenderci, nel suo ritagliarsi spazi importanti.
Alberto Angela con "L'ultima notte del mondo" ha presentato  gli ultimi terribili giorni di Pompei, tra spettacolo e seriosita' archeologica, con il cortile di Palazzo Ducale stipato all'inverosimile! Nell'anno dell'Expo non si poteva non parlare di cibo e quanto ad esso correlato. Interessante e spiritosa la presentazione di Massimo Carlotto con il suo attualissimo volumetto "Sofisticato" sull'adulterazione degli alimenti. Nelle tende di piazza Sordello si sono avvicendati scrittori e grandi della carta stampata come Mario Calabresi direttore della Stampa di Torino, presente anche nello spazio Eni - partner di Festivaletteratura - con Neri Marcorè a far da spiritosissimo moderatore, ma anche grandi fotoreporter come Letizia Battaglia testimone visiva di una Sicilia martoriata dalla mafia. La "nostra" montagna si ritaglia spazi importanti. Leggi Mauro Corona, il solito personaggio fuori dalle righe o le narrazioni rocciose dei due alpinisti trentini Alessandro Beber e Marco Furlani, in una bellissima dichiarazione d'amore alle Dolomiti. E poi il design come segno moderno sgorgato dalla matita di Giancarlo Iliprandi e le tematiche delle donne attraverso gli accenti del giornalismo al femminile...e tanto altro ancora. Festivaletteratura chiude con il sorriso, lo stesso nostro sorriso, e con un arrivederci alla prossima edizione.


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