
Dopo circa un chilometro un cartello sbiadito indica il Pos de l'Acqà e senza esitazione si va da quella parte. La cascata è davvero suggestiva. Si sale poi lungo una mulattiera che ci fa apprezzare il panorama della sottostante valle Duppo, ancora una ventina di minuti e ci avviciniamo ad Alone. Lungo il tracciato ecco un antico capitello dedicato a Santa Caterina e dopo una buona mezz'ora di cammino giungiamo alla periferia di Alone a ridosso della Chiesetta di san Rocco, oggi purtroppo chiusa, dove sostiamo per un panino. Riprendendo il percorso le viette silenti del paesino seguono i nostri passi sino alla strada principale che collega Alone con Casto. Rimaniamo poco sull'asfalto perchè un sentiero ci riporta nel bosco dove troviamo i ruderi di un vecchio mulino. Un ponticello ancorato nella roccia passa rasente uno strettissimo canyon che crea la cascata della Stretta del Pisot, poi si scende lasciando il Tovere alla nostra sinistra trovando in successione le rovine della vecchia Fucina Furche, le imprese intraprendenti sulle ferrate a pelo d'acqua di quattro ragazzotti, i resti della Calchera Dolcetti e di altre vecchie fucine, mentre il torrente adesso sì che rumoreggia gettandosi nell'invaso naturale. All'uscita del bosco davanti a noi giganteggia la palestra di roccia con un agile arrampicatore in azione, la prima delle 14 ferrate che sono disseminate lungo il parco. Poi una fresca birra e via!
PARTENZA: Casto
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 200
ALTITUDINE: mt 600
LUNGHEZZA: km 9
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