mercoledì 10 settembre 2014

Sabato al Festivaletteratura di Mantova (6 settembre)

Mantova è un gioiellino architettonico e a settembre dimentica la solitudine dei suoi laghi riflettendosi sul riverbero giocoso dei palazzi storici, sulle acciottolate strade del centro, nelle penombre dei maestosi monumenti, in un'atmosfera che trasuda storia. Sabato 6 settembre è la penultima giornata del Festivaletteratura, insolita passerella che unisce autori e lettori, lontana dai salotti buoni ma dall'ampio respiro internazionale. Le proposte editoriali sono molteplici, in continuo interscambio tra argomenti di attualità e orme di antichi eventi come i Cento anni della Grande Guerra a cui la città virgiliana ha dato ampio risalto aprendo al pubblico gli archivi storici e ricavando postazioni sonore dando così voce ai tragici protagonisti di quell'inutile carneficina che insanguinò  il primo Novecento. Spazio rilevante anche alle firme femminili, come Adriana Lisboa, nuova star della letteratura brasiliana, introdotta da Lella Costa, in questa edizione sottile e ironica interlocutrice di molti appuntamenti. Noi la ritroviamo nel tendone installato a Palazzo Ducale alla presentazione de In punta di penna, volumetto patrocinato dall'Eni, che ripropone pagine di memoria de Il gatto selvatico rivista uscita nel 1955, nata per ripercorrere le vicende sportive ed eroiche dell'Italia del dopoguerra. Ospiti un simpaticissimo Adriano Panatta e il giornalista sportivo Federico Buffa a discernere con leggerezza tra letteratura e sport. Inaspettato, a fine evento, un ottimo buffet. Le vie di Mantova si riempiono di voci e passi veloci, tesi a raggiungere non solo gli eventi prenotati ma anche le numerose tende, ad ingresso libero, dove si susseguono a ritmo continuo incontri con ospiti illustri. In piazza Sordello, l'onnipresente Lella Costa e Cecilia Strada, figlia di Gino, raccontano i Vent'anni di Emergency e del loro impegno umanitario nelle guerre dimenticate del mondo, per poi passare alle discussioni sulle cosiddette bufale, capaci di alimentare le nostre più inconsce paure, al microfono la giornalista scientifica Silvia Bencivelli, oppure il dibattito sulle mafie del nuovo secolo con il magistrato Giuseppe Ayala, per anni nel pool antimafia con Falcone e Borsellino. Grande attenzione in questa diciottesima edizione del festival all'alimentazione e al cibo. 
Noi andiamo a sentire Michael Pollan, autore de La cucina dei quattro alimenti. Davvero interessante. Nel tardo pomeriggio lo storico della lingua Giuseppe Antonelli incontrava Anna Marchesini, componente del famoso Trio comico e ora intensa autrice della narrativa italiana. La presentazione della sua ultima fatica, una raccolta di racconti Moscerine, era già sold out ancor prima dell'inizio del festival! Allora ti fermi ad ascoltare "La compagnia della lettura" che ti intrattiene con letture di autori del Novecento. Tra il brulicare di gente e i musicisti che inondano le strade a ritmo di swing, la nostra attenzione si muove verso piazza Broletto apparecchiata di tutto punto, dove ci gustiamo una buona pizza mentre le ombre della sera si appropriano lentamente della città. L'ultimo appuntamento ci riporta a piazza Castello dove la banda Osiris, accompagnata da Federico Taddia e dal filosofo Telmo Pievani "danno vita ad un incontro/scontro/spettacolo tra il sex e il sax", citando testualmente il programma. E' quasi mezzanotte ma nessuno sembra aver voglia di staccarsi dalla magia di questa giornata. In un mondo che appare sempre più standardizzato, la vivacità delle proposte letterarie presentate al Festivaletteratura conferma un approccio vitale e sempre più partecipe delle persone alla cultura. 

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