martedì 17 giugno 2014

Tra i vigneti della Valle di Mezzane (VR) - 15 giugno

Il caos urbano è solo un ricordo quando impegniamo la breve salita in direzione del Pepe Verde, cucina vegetariana della nostra amica Paola, nel verde di questa incantevole valle. Pioverà o non pioverà? Nel dubbio amletico il pile finisce nello zaino: tira freddo questa mattina e anche una ventina ci starebbe bene nel caso Giove Pluvio non voglia essere così benevolo con noi marmotte. Il locale profuma di caffè e di brioche appena sfornate, fuori le nubi si rincorrono veloci, una risata e una chiacchiera e subito la vociante compagnia si infila tra vigneti carichi di uva ancora da fruttare, spingendo il cammino tra sterrati e brevi praticelli, sempre più su tra i filari del Valpolicella. La valle di Mezzane è un territorio incantevole dove la natura gioca con dolcezza le sue carte migliori. Da Lavagno sale dolcemente ed è un ininterrotto susseguirsi di vigne gonfie di primizie. Poi il pianoro lascia spazio alla collina dove si affacciano rigogliosi i ciliegi, gli ulivi e infiniti filari arroccati su terrazze impossibili che la mano dell'uomo ha saputo plasmare. E' la nostra curiosità a spingerci lontane da tracciati conosciuti andando in quota: i vigneti ornano antichi prati mentre il paesaggio si apre a visioni suggestive ed emozionali. Nel nostro girovagare incontriamo il proprietario di un bellissimo uliveto che, novello cicerone, ci racconta della vallata, di olio, di grandi vini, di San Briccio...nonché del sentiero che cingendo le alture ci riporti alla base di partenza! Quasi aggrappate ai fianchi collinari, l'incontro con albicocchi già pesanti di frutti mentre il sole non si fa scrupolo di apparire indicando la via da seguire. Tra una sortita in alto ed una ripiegata ritroviamo finalmente la facile mulattiera che scende verso località Montecurto, superiamo un'edicola votiva e oltre una curva ecco il profilo dell'agriturismo, ovvero quando il vegetariano è sinonimo di eccellenza. La breve sortita pomeridiana a San Briccio ci porta in un delizioso borgo arroccato sopra un antico vulcano. Procedendo lungo uno sterrato si può raggiungere la fortificazione asburgica, costruita sui ruderi di un'antica chiesa quattrocentesca, ora in fase di recupero dopo lunghi anni di abbandono. Rimane la magia di una regione unica.

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