venerdì 13 luglio 2012

Lo scaffale: IL SETTIMO SENSO

Kurt Diemberger si racconta.
Lui è uno dei grandi dell'Alpinismo, l'unico ancora vivente ad aver scalato due Ottomila in prima assoluta, nel 1957 il Broad Peak  con il compagno Hermann Buhl, fortissimo arrampicatore a cui si deve la cosidetta tecnica di salita in stile alpino, e nel 1960 il Dhaulagiri senza respiratori d'alta quota e senza l'ausilio degli sherpa. Uomo instancabile e curioso tratteggia con passione le emozioni che hanno guidato le sue imprese al limite dell'impossibile, con le sue grandi vittorie ma anche le immancabili tragedie.Dopo aver aver perso l'amico di sempre Buhl nella famigerata discesa dal Chogolisa del 1957, trent'anni più tardi in una spedizione sul K2 vide morire Julie Tullis compagna di vette, autrice con Kurt di alcuni dei più famosi documentari sui pilastri della Terra, il cosidetto filmteam più alto del mondo sino a quel tragico agosto 1986.
Dopo una vita vissuta tra le rocce, le dune dei più remoti deserti, nei solchi nascosti delle giungle del mondo,nel libro Diemberger rivolge a se stesso, e un pò anche a noi, la domanda al quesito di sempre, l'imput che porta a scelta di vita fra ragione e irrazionalità (appunto il settimo senso).


Kurt Diemberger
IL SETTIMO SENSO
Editore: Alpine Studio, 2012
Pagine: 340


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