lunedì 23 luglio 2012

La leggendaria "Charly Gaul" sul Bondone di Trento (domenica 22 luglio)


Grande scalatore lussemburghese degli anni d'oro del ciclismo, Charly Gaul è divenuto leggenda dopo la vittoria del Giro d'Italia 1956 nella celebre tappa dell'8 giugno che da Merano portava su su fino al Monte Bondone di Trento sotto una tremenda tormenta di neve, nonostante si fosse quasi a ridosso dell'estate, giungendo al traguardo in solitario con ben otto minuti di vantaggio sul secondo arrivato, Alessandro Fantini, e più di dodici su Fiorenzo Magni leader sino a quel momento del Giro. In questo modo Gaul riuscì a risalire dal 24° posto alla maglia Rosa, primato che conservò sino al traguardo finale di Milano. Nella memoria collettiva la tappa dell'angelo della montagna, soprannome di Gaul, è ricordata come la vittoria della caparbietà dell'uomo sullo scatenarsi degli elementi naturali. 
La Charly Gaul è nata di fatto nel 2005 quando il grande ciclista lussemburghese arrivò a Monte Bondone per l'intitolazione a suo nome della famosa salita di Vason. Fu tanto l'eco di questo avvenimento che un giornalista propose di rievocare quella storica impresa con un raduno internazionale di cicloamatori. Detto fatto, e l'anno successivo fu istituita La leggendaria Charly Gaul. La corsa ciclistica che ogni anno richiama più di duemila persone, professionisti ed amatori, prende il via dalla splendida piazza Duomo di Trento snodandosi lungo la Valle dei Laghi, luoghi cari ai Moser, sino ad arrivare con i suoi mille tornanti ai 1650 metri del Bondone. Al traguardo ecco arrivare un terzetto d'eccezione, Moreno Moser, Maurizio Fondriest e Gilberto Simoni, che ha percorso parte della gara con quattro atleti reduci da trapianto, portatori di un bel messaggio di tenacia e spirito sportivo. Presenti al via nella mezzofondo anche grandi campioni dello sport italiano, dal ginnasta Jury Chechi al canoista Antonio Rossi, passando dall'oro della maratona di Atene 2004 Stefano Baldini arrivati al traguardo affaticati ma soddisfatti del tracciato e della giornata in sella. Intanto RaiSport2 segue in diretta i protagonisti della Granfondo che da Candriai iniziano ad attaccare gli ultimi faticosissimi chilometri. Giunge a braccia alzate il livornese Matteo Cappè che supera di un soffio il compagno di fuga Alfonso Falzarano.
Al femminile Ilaria Rinaldi aggiunge un'altra perla al suo palmares di vittorie, e fa impallidire persino i colleghi maschi arrivando appena 30 minuti dopo Cappè e battendo la forte belga Edith Van Den Brande, a 16 secondi dalla vincitrice. Non sono mancate le curiosità in questa settima edizione della Charly Gaul. Il funambolico Simone Temperato, appassionato di bike trial, è arrivato 77° sul percorso corto ma dopo aver scalato il Bondone su una sola ruota! E poi anche la partecipazione di Andrea Satta, leader dei Tetes de Bois, la band che ha animato la vigilia della gara con uno speciale concerto, infatti il sistema audio, le luci e persino gli strumenti della band sono stati alimentati dall'energia verde degli spettatori che hanno pedalato su biciclette collegate al palco. Insomma una grande festa di sport.

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