lunedì 17 settembre 2012

Grandi Donne: NIVES MEROI


Parlare di Nives Meroi è metterla in correlazione con la Montagna. Un amore autentico  fatto di passione e rispetto e condiviso con Romano Benet, da oltre vent'anni compagno di vita e di cordata. Donna, prima che alpinista, l'identica donna che in un'intervista del 2009 ha annunciato la propria uscita dalla corsa agli Ottomila hymalaiani, in quella che a suo dire ha perso ogni connotazione di confronto con se stessi trasformandosi nel tempo in una gara solo spettacolarizzante.

sull'Everest  (archivio personale Nives Meroi)


Nives e Romano arrampicano da più di un ventennio e il loro palmares comprende alcune delle vie più difficili delle Alpi ( la parete nord del Piccolo Mangart, fra le più complesse delle Alpi Giulie tanto per fare un esempio), arrampicate di ghiaccio, pareti impervie e soprattutto, l'alta quota. L'amore per la montagna ha spinto la coppia verso orizzonti sempre più lontani e difficili ma rimanendo ancorati alle origini più genuine dell'alpinismo: la scalata senza l'ausilio di ossigeno supplementare, portatori d'alta quota, campi fissi o utilizzo di mezzi aerei. Un percorso costellato di innumerevoli successi come la salita in soli venti giorni nel 2003 di tre dei 14 Ottomila della Terra ( il Gasherbrum II,il Gasherbrum I e il Broad Peak) con Nives unica donna al mondo ad aver realizzato una simile impresa! E ultimo degli undici Ottomila conquistati dalla coppia Meroi-Benet, il Manaslu, raggiunto in vetta nel 2008. Poi la prova più difficile per lei: la malattia del marito che ha solo "rinviato" per ambedue il raggiungimento di nuove cime.
Erri De Luca, scrittore e anch'egli appassionato alpinista, segue da tempo le imprese di Nives Meroi e in un piccolo volumetto Sulla traccia di Nives (Mondadori, 2006)  ha dato voce a pensieri e sensazioni della grande alpinista.
Nives sul K2
 

"Aspettare, fino a dimenticarti di stare in attesa. Si passano giorni chiusi e fermi mentre il cielo si abbassa e viene a prendersi la montagna...Non mi oppongo allo scorrere dell'inerzia. Alcuni di noi la patiscono, invece a me piace far andare il tempo, le ore pigre di una carovana ferma. Si aspetta che torni il pulito, il cielo se ne salga il più in alto possibile e ci lasci il permesso" (Nives Meroi)

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