martedì 19 agosto 2025

L'incantevole Piana del Gaver - domenica 17 agosto

L'incantevole Piana del Gaver si raggiunge risalendo la valle del Caffaro dall'abitato di Bagolino tramite la statale 669 del Passo Crocedomini. Da sempre legata a Bagolino, la piana appartiene al comune di Breno nonostante esso si trovi in Val Camonica e la strada di accesso - il passo di Crocedomini appunto - sia chiusa durante il periodo invernale, considerazioni geografiche ed amministrative le cui origini risalgono probabilmente a secolari attribuzioni di boschi e pascoli. Questa discrepanza ha spesso impedito un vero e proprio sviluppo turistico e infrastrutturale del Gaver ma ne ha anche preservato la conformazione naturale e ambientale, rendendo la zona uno scrigno di biodiversità per flora e fauna alpina. La piana è sormontata dal massiccio roccioso del Cornone di Blumone (mt 2843), una delle cime più meridionali del gruppo dell'Adamello. La zona circostante è stata interessata, nel corso della Grande Guerra, dai combattimenti. Ne sono testimonianza alcuni ruderi, nei pressi del Passo del Blumone, facenti parte di una postazione italiana. La piana è chiusa alla sua sinistra idrografica dalle creste del Monte Bruffione (mt 2665) del Monte Boia (mt 2582) e del Monte Vaimane (mt 2099). Sulla destra invece è delimitata dalle Creste di Laione (mt 2393) dalla Corna Bianca (mt 2119), dal Monte Colombina (mt 2151) e dal Monte Misa (mt 2184). In estate è meta di ciclisti che sfidano la salita del Crocedomini e di escursionisti che affrontano le cime del territorio. Nel frattempo eccoci arrivate al Blumon Break, albergo di antica tradizione. Un vento freschissimo ci avvolge e i 33 gradi della pianura diventano un lontano ricordo.
Il paesaggio è dominato dal verde acceso dell’erba e dai boschi di abeti e larici, il cielo è di un azzurro intenso anche se ad ovest sembrano iniziare ad accumularsi dei tetri nuvoloni che gravano bassi, quasi a voler sfiorare le cime più alte del pianoro. Non lontano si ascolta lo scrosciare del torrente Caffaro. Ma oggi ci si limita ad una lunga passeggiata, una sortita alla vicina malga e ad un viaggio nei sapori sensoriali di questa zona montana: il Bagòss, formaggio semigrasso a pasta extra dura con l'aggiunta di zafferano, prodotto con il latte crudo delle vacche di razza bruna che si alimentano naturalmente sui pascoli durante l'estate, quando vengono portate in alpeggio, e con il fieno da settembre in poi, quando il bestiame rientra con la transumanza. Ma il Bagòss è qualcosa di più del formaggio di Bagolino, rappresenta l’anima stessa del territorio e della sua gente. E il menu del Blumon Break ne è una prova conclamata. Pasta alla bagossa, casoncelli al bagoss senza comunque dimenticare il piatto montano per antonomasia - polenta e formaggio fuso - ed infine concludere con l'ottimo strudel di mele della casa.

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