lunedì 18 agosto 2025

Le Tre Cime del Bondone (Trento) - sabato 16 agosto

L'anello delle Tre Cime del Bondone è una bellissima escursione che include Cima Verde, Doss d'Abramo e Cornetto, partendo dai Piani delle Viote dove si parcheggia nei pressi del Centro di Ecologia Alpina. Questa zona verde riveste particolare importanza per il notevole valore naturalistico: alle quote inferiori predominano praterie e foreste di abete rosso e salendo, affiora la mugheta montana mentre in quota prevalgono praterie cacuminali, ricche di piante erbacee di origine artico-alpina. Anche dal punto di vista faunistico le Tre Cime sono rifugio di marmotte, cervi, caprioli, e alle quote maggiori anche di camosci. Del giro delle cime noi f
aremo il percorso contrario rispetto a come proposto dalle cartine CAI, in questo modo affronteremo al meglio una salita abbastanza ripida per arrivare a Cima Verde. Percorrere questo tratto in discesa sarebbe ben più difficoltoso e faticoso per via delle innumerevole radici che si trovano lungo il sentiero e i salti di roccette. Punto di partenza è la Capanna Viote (mt 1540). Si oltrepassa la curiosa cupola dell’osservatorio astronomico Terrazza delle stelle, e dopo aver costeggiato il bosco si esce sulla Torbiera delle Viote (SAT 607).
Seguendo la carrareccia giungiamo in prossimità di Malga Fragari (mt 1620) e imbocchiamo il sentiero a sinistra (SAT 636) poco visibile in mezzo al prato ma dotato di segnavia Sentiero naturalistico. Da qui le opzioni per Cima Verde sono due: si può proseguire lungo una mulattiera che discende una vallecola fino a giungere nei pressi delle Caserme austroungariche. Il tracciato continua su sterrata ed al primo bivio impegna il sentiero SAT 630B-Acqua del Mandret. Si sale nel bosco fino all’ampia radura della ex Malga Pozze bassa procedendo fino al bivio con il sentiero SAT 630 che arriva da Aldeno e poco oltre sarà necessario affrontare un tratto di ferrata che porta sullo spigolo orientale di Cima Verde.
 Noi invece preferiamo continuare sul sentiero SAT 636 e dopo aver superato dei placidi bovini al pascolo, raggiungiamo una staccionata sul limitare del bosco entrando di fatto nella Riserva Naturale Integrale delle Tre Cime (Val del Merlo). Ora la strada diventa un sentiero ripido e tortuoso. La prima meta da raggiungere è Cima Verde (mt 2102).
La sommità è un immenso prato, un balcone naturale che ci regala una bellissima veduta panoramica sulla piana delle Viote e le Dolomiti di Brenta da un lato e dall'altro sulla sottostante città di Trento, i gruppi montuosi del Lagorai e degli Altopiani di Asiago, Folgaria e Lavarone, ma prestando molta attenzione a dove si mettono i piedi perché il vallone termina con un pendio verticale.
 Davanti a noi la seconda vetta, il Doss d'Abramo (mt 2140). Risalito il contrafforte di quest’ultimo, si trovano due bivi in rapida successione. Il primo è con il sentiero SAT 638 che conduce verso la Pala Granda mentre il secondo interessa il nostro percorso e per discenderlo dal lato opposto è necessario affrontare due brevi ferrate lungo il sentiero SAT 638A. Vi è un’altra via per raggiungere la sua sommità dove si trova la croce di vetta ed è la verticale ferrata Giulio Segatauno dei percorsi attrezzati più impegnativi del Trentino. Per non affrontare le ferrate è comunque possibile aggirare la cima seguendo il sentiero SAT 636, prima perdendo quota, per poi risalire lungo una valletta e raggiungere l’altro versante della cima. Ora una breve cresta conduce fin sotto al Cornetto (mt 2180) dove troviamo la sorgente Fontana delle Poggiole, notissima tra gli escursionisti che frequentano il Bondone perché per la sua ubicazione - in prossimità della cima - e per la sua portata perenne di freschissima acqua rappresenta una comoda sorgiva a cui rifornirsi.
Il Cornetto ha una valenza storica: durante la Grande Guerra è stato un caposaldo della difesa di Trento. Ancora oggi sono visitabili i ruderi di queste difese scavate sotto la vetta. Dalla sommità il panorama a 360 gradi si apre sull'Adamello, la Paganella, i monti della Lessinia, le Prealpi gardesane dove riconosciamo il Monte Stivo e il Baldo e molti altri ancora. E inoltre si osserva la notevole ampiezza della sottostante Valle del Sarca che si estende da Dro al Lago di Toblino. Perdiamo progressivamente quota attraversando il crinale erboso della Costa dei Cavai (mt 1796) penetrando successivamente in una fitta boscaglia che racchiude il tracciato come in una sorta di tunnel nella vegetazione. Inizia a piovigginare e il fondo pietroso si rivela infido.
Uscendo dal bosco
 spicca il verdeggiante rilievo conico del Palon, caliamo lungo la ripida scalinata di tronchi (SAT 607) e, attraversata la piana, raggiungiamo Capanna Viote.

PARTENZA: Capanna Viote (mt 1540)
SEGNAVIA: SAT 607-636
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 650
ALTITUDINE: mt 2180
LUNGHEZZA: km 11.5

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