lunedì 18 marzo 2024

Il monte Colombina fra splendide vedute lacustri e la cornice delle Orobie - domenica 17 marzo

Il paese di Bossico si estende sullo splendido altipiano che domina la Val Borlezza e l'alta Val Cavallina, e si pone morfologicamente come balcone naturale sul lago d'Iseo. Antico paese di agricoltori e pastori, Bossico ha avuto un interessante sviluppo turistico, non quello delle grandi folle piuttosto in profonda connessione con l'ecosistema naturale. Ed è in questa ottica che prendiamo lo spunto per un bell'anello escursionistico toccando anche la cima del monte Colombina, bel rilievo pratoso in posizione aerea su Bossico e il Sebino. Superiamo le case del paese percorrendo via san Fermo fino ad un ampio sterrato ad uso di parcheggio. Siamo a 900 metri di altezza e il sole riverbera piacevolmente mentre si procede in direzione di colle San Fermo (sentiero Cai 553) lungo una forestale che attraversa boschetti, cascine rurali e pascoli sino a raggiungere la Chiesetta dei Caduti (mt 1030) vicino ad un laghetto (la Pozza d'Ast) e a due postazioni per grigliare con diversi tavoli e panchine. La zona è molto bella e rilassante, ma bisogna prestare attenzione alla presenza di motociclisti che, in barba ai divieti, scorrazzano lungo le strade agro-silvo-pastorali del posto e lungo i numerosi sentieri di quello che oltretutto è un territorio protetto. Senza farci distrarre dalla segnaletica dei numerosi percorsi in MTB , il tracciato, dopo una curva sinistrorsa, si fa più ripido e si inoltra sempre di più all’interno di un fitto bosco di abeti e, dopo aver superato un paio di strappetti, sbuchiamo sul suggestivo pianoro del colle San Fermo (mt 1250) delineato dalla graziosa chiesetta e da alcune belle cascine circondate da ampi pascoli ai piedi degli erti pendii erbosi del monte Colombina.
Una parte del gruppo si ferma per uno spuntino all'Agriturismo La Selva, il resto procede per poche centinaia di metri lungo il pianeggiante sentiero Cai 554, che transita sulla sinistra della chiesetta, per poi affrontare con decisone il ripido tratto 554A che raggiunge la cima (mt 1459) seguendo la dorsale sud del monte Colombina. Il crinale degrada dolcemente e nel suo lembo più estremo risalta la grande croce di vetta installata nel 1951 (a ricordo del Giubileo dell'anno precedente), mentre davanti a noi il lago diviene protagonista assoluto. Nonostante alle nostre spalle le cime delle Orobie cerchino di attirare la nostra attenzione, siamo catturate dallo splendore seppur velato del panorama lacustre. Ci soffermiamo a scrutare Montisola, la Corna Trentapassi, il Guglielmo e di fronte ad essi il monte Creò, il Torrezzo e il Bronzone. Nel frattempo il gruppo si è ricomposto, lo sguardo ora si perde sui monti orobici anche divertendoci con il geolabio, una piastra d'orientamento in acciaio che indica la direzione e i nomi delle montagne che si vedono a 360° da quel punto di osservazione. E' ora di scendere. Il tratto è abbastanza ripido e va affrontato con calma e passo fermo fino ai pascoli alle pendici del Colombina a quota 1278 metri dove incontriamo una cornice di legno per fotografie da cartolina. Si riprende la discesa tenendo la sinistra e rientrando nel bosco fino a sbucare su una strada sterrata in corrispondenza di una casupola che attira la nostra curiosità. Si tratta del Cadì de la Pèst , piccola stamberga di recente ristrutturazione, risalente al 1630 quando la famigerata peste di manzoniana memoria raggiunse l'apice epidemico colpendo gran parte del nord Italia senza risparmiare nemmeno questa zona.
Una epigrafe al suo interno, datata 1887, ricorda che in questo tugurio trovarono fortunato rifugio alcuni componenti della famiglia Chiarelli in fuga dalla furia sterminatrice della peste. Proseguiamo lungo la forestale che più in basso piega verso sinistra per raggiungere il Forcellino di Bossico (mt 1174) importante crocevia di sentieri. Seguiamo ora le indicazioni del sentiero Cai 552 con direzione Bossico. La strada scende seccamente nel bosco per fuoriuscire nei pascoli della località Monte di Lovere quasi in corrispondenza con l'Agriturismo 5 abeti (oggi chiuso), intercettiamo il tracciato che rientra nella selva e nel chiudere l'anello escursionistico ci ritroviamo davanti a Placat, un progetto ecosostenibile all'interno di una bellissima pineta, con tende, casette sugli alberi e spazi comuni, per scoprire e vivere la montagna in modo consapevole. Tutto questo grazie a due giovani ragazzi, Elena e Davide, che hanno deciso di dar vita a qualcosa di unico che potesse valorizzare il territorio, la cultura e le tradizioni della loro terra. 

PARTENZA: parcheggio Bossico (mt 900)
SEGNAVIA: Cai 552-553-554-554a
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 550
ALTITUDINE: mt 1459
LUNGHEZZA: km 9

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