lunedì 14 novembre 2022

La Lupa del Lagorai - domenica 13 novembre

È imponente, protesa verso il cielo, sembra di poter udire il suo ululato. La "Lupa del Lagorai", la scultura che l'artista vicentino Marco Martalar ha realizzato in località Pian della Casara, a Vetriolo Terme a 1600 metri, la più alta stazione termale d'Europa, circondata dalla catena del Lagorai e dal lago di Levico.
Terminata ai primi di settembre, dopo due mesi di intenso lavoro, l'opera rappresenta un simbolo di rinascita. Infatti tutto il legno utilizzato arriva dallo stesso territorio dell'installazione duramente colpito dalla tempesta di Vaia nell'ottobre 2018. Nonostante siano passati quattro anni i segni della tempesta sono ancora dolorosamente molto visibili e la Lupa svetta grandiosa su una collina resa brulla dalla cattiveria del vento. Nella realizzazione della sua lupa, alta ben sei metri, Martalar non ha utilizzato vernici od oli particolari che infatti rimarrà al mutare delle stagioni per poi deteriorarsi e diventare prezioso humus per le foreste, alimentando il naturale ed eterno ciclo della vita. La Lupa, così come il Drago di Lavarone e tanti altri lavori di Martalar, sono esempi della cosiddetta Land Art, corrente artistica nata negli anni '60 negli Stati Uniti d'America, caratterizzata dall'intervento diretto dell'artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi, praterie, mari. Grazie all'installazione della Lupa del Lagorai, la località di Vetriolo si è popolata.
L'associazione Amici di Vetriolo riporta un boom di presenze sin dal primo weekend di settembre con l'obiettivo di riuscire a recuperare gli spazi occupati dalle strutture ricettive del piccolo centro termale abbandonate nel corso degli anni e garantire un nuovo futuro a questo territorio.
Si raggiunge la scultura lignea con una passeggiata di circa un chilometro, su comoda strada forestale che parte dall'albergo ristorante Nif di Vetriolo. Una volta arrivate a destinazione ci ritroviamo davanti alla maestosa Lupa ma anche a contemplare la Valsugana sottostante e i due laghi di Levico e di Caldonazzo. Dopo le foto di rito si prosegue per Malga Masi lungo il sentiero europeo E5, un importante tracciato che da Pointe du Raz, nella costa dell'Atlantico della Bretagna francese, attraversa le Alpi passando per Svizzera, Germania, Austria e raggiunge l'Italia, percorso che attualmente termina a Verona per un totale di circa 3050 chilometri. I Sentieri Europei sono nati per promuovere lo scambio culturale tra i popoli attraverso l’esperienza del turismo lento e sostenibile. Ad oggi esistono 12 Sentieri Europei la cui gestione è affidata alla European Ramblers Association (ERA), l'associazione dei camminatori europei. La forestale raggiunge la malga attraversando il bosco dipinto delle mille sfumature di giallo, di rosso, di arancio e di viola dell'autunno.
Da questo punto partono i sentieri che dalla Panarotta portano alla vetta del Monte Fravort dove si trovano importanti testimonianze della Grande Guerra. Il tramonto è spettacolare mentre ritorniamo sui nostri passi...

PARTENZA:
Vetriolo (mt 1490)
SEGNAVIA: E5
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 260
ALTITUDINE: mt 1750
LUNGHEZZA: km 8

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