lunedì 24 giugno 2019

La gola del Rastenbach, lago di Caldaro (BZ) - domenica 23 giugno

L'Alto Adige mostra il suo aspetto più ridente nel pittoresco paesaggio che si apre tra il Monte di Mezzo e la Mendola. Al centro di questa zona straordinaria, circondata da ampi boschi di conifere e faggeti, ecco la conca di Caldaro con l'omonimo lago, un territorio dove sono infinite le varietà di colori: dall'azzurro del lago alle grandi distese verdi di frutteti e vigneti, incredibili scenari naturali. E' sulle colline che sovrastano il lago, dove natura e storia si intersecano magnificamente, che si sviluppa l'itinerario della Rastenbachklamm, una meta escursionistica lungo il pendio del lago di Caldaro, con inizio dal Parkplatz Mullereck di Castelvecchio (Altenburg) dove parte il sentiero 11 in mezzo al bosco. Il sentiero in sé è un normale percorso di montagna per quanto riguarda la prima parte, poi si giunge all'inizio della gola dove ripide scalinate e strette passerelle quasi sospese sulle scoscese pareti dell'orrido, regalano un'esperienza davvero unica. La gola del Rastenbach, area gelosamente protetta, è nascosta dalle pieghe del terreno e dai boschi ed è caratterizzata da piccole cascate e da ombreggiati pendii, da alberi che profumano di edera e muschi e da suggestivi ruscelli.
Oltrepassato il Rastenbachklamm, sul sentiero 12, si arriva alle rovine della chiesa di San Pietro (St. Peter in Alterburg) a 589 metri d’altitudine, la cui cappella protocristiana, risalente al VI secolo d.C , vanta le più antiche vestigia del Tirolo. A ridosso della chiesa, scavate nella roccia, ci sono dieci "bacinelle" vecchie di circa 5000 anni che servivano per l'illuminazione ad olio. Procedendo verso nord, l'Alta Via di Caldaro, ci fermiamo al bellissimo belvedere che si affaccia sulla cittadina, sul lago, sulla Val d'Adige e sulla Val di Fiemme, successivamente il sentiero biforca e mentre una parte del gruppo scende su un tratto ripido in direzione del lago, l'altro prosegue in salita sino al parcheggio per poi raggiungere il resto della comitiva al Biergarten di Caldaro. Il lago di Caldaro (Kalterer See) non è solo il più grande lago naturale dell'Alto Adige ma anche la più antica zona DOC del vino Schiava e dell'ottimo Lagrein. A lungo dimenticati (soprattutto lo Schiava) e destinati a uso locale, oggi sono conosciuti e apprezzati anche dai non addetti ai lavori. Le origini del Lagrein affondano le proprie radici nella colonia greca di Lagara, mentre lo Schiava nasce nel lembo di terra stretto tra i fiumi Sava e Drava, in Croazia. In Trentino Alto-Adige hanno trovato il territorio perfetto e le Dolomiti proteggono fiere i vitigni delle proprie vallate dai freddi venti settentrionali, i laghi addolciscono il clima e la pioggia abbondante nutre la terra sabbiosa e poco profonda.
Il vitigno Lagrein cresce vigoroso e forte nel suolo ghiaioso della conca di Bolzano, dove il sole accarezza a lungo il terreno. La maturazione è tardiva e la vendemmia accurata avviene soltanto all'inizio dell'autunno e in cantina la pigiatura soffice lascia il posto a una doppia fermentazione che dura circa 15 mesi, periodo nel quale il Lagrein riposa nelle barriques di legno. Lo Schiava cresce sano, vigoroso e abbondante nel Sudtirolo.
Questo vitigno a bacca rossa, documentato già a partire dal 1490, dà vita a vini piacevoli, dal basso tenore alcolico e assai versatili nell’abbinamento. Lasciamo quanto mai interessate la Strada del Vino di Caldaro con il sapore e la ricchezza delle sue tradizioni.

PARTENZA: Castelvecchio (BZ) 
SEGNAVIA: 11-12-13
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 250
LUNGHEZZA: km 7,5

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