martedì 20 novembre 2018

Monte Pastello e forte Masua (domenica 18 novembre)

Forte Masua
Con i suoi 1128 metri il profilo del monte Pastello si staglia inconfondibile su tutta la pianura per le grandi macchie rosse delle cave di marmo aperte sul fianco orientale. La cima è raggiungibile attraverso uno dei numerosi sentieri che scendono da Breonio lungo il monte Crocetta e il monte Castelletto e si prolungano verso la dorsale del Monte Pastello. Base di partenza dell'escursione il ristorante Paroletto (mt 907), da qui ci si sposta sulla stradina che sale a località Rovinal dove superiamo placide mucche al pascolo sugli ampi prativi intorno a forte Masua, forte che cercheremo di osservare meglio al ritorno nonostante non sia visitabile - è proprietà privata - e l'accesso ci è precluso da una recinzione. L'ampio sentiero Cai 240 si alza sino ad una radura dove sono state allestite le statue della Madonna delle Salette e dei due pastorelli (mt 1033), poi sempre in tranquilla salita, attraverso un bel faggeto, inizia l'evocativa via crucis che va a raggiungere la grande croce di metallo delle Salette del Pastello a 1106 metri, la seconda vetta meno conosciuta del Monte Pastello, con lo spettacolo della Valpolicella e di Verona in lontananza. Uno stretto sentiero fra le rocce porta successivamente alla cresta del Monte Pastello e scorci stupendi si aprono ai nostri occhi, un'incomparabile vista a 360 gradi permette di vedere a nord-est il Carega, poi la Lessinia, la Valpolicella, il lago di Garda e il Baldo. 
Dopo la cima proseguiamo per una ventina di minuti fino ad un piccolo spiazzo roccioso accanto alla grande croce in pietra dove ci fermiamo per il pranzo al sacco lasciando in lontananza la foresta di ripetitori e ponti radio. Riprendiamo il cammino del ritorno, tutto in discesa, su un percorso misto tra strada sterrata e sentiero nel bosco che si rivela subito molto tecnico e con passaggi non sempre ben chiari, più in basso lasciamo a destra la deviazione per Cavalo e proseguendo in falsopiano si arriva ad una grossa cava, ancora attiva, che appare come una immensa cicatrice sul fianco della montagna. Scendendo gradatamente ci riallacciamo all'intersezione del sentiero di andata e andiamo a dare un’occhiata all'esterno di forte Masua. Adagiato su un pianoro a 920 metri d'altezza, la fortezza venne costruita dal Genio Militare del Regio Esercito Italiano tra il 1880 ed il 1885. Faceva parte del sistema difensivo della Lessinia con i forti Monte Tesoro, Santa Viola, San Briccio e il Castelletto, dopo l'annessione del Veneto nel 1866 al Regno d'Italia a protezione di un'eventuale invasione da parte dell'Impero austro-ungarico. 
Monte Pastello
Durante la prima guerra mondiale nessuno dei suddetti forti è stato coinvolto in combattimenti. Il Masua era stato costruito con la pietra locale, il rosso ammonitico, e con pianta poligonale. La struttura è autorevole ed elegante al tempo stesso circondata da un fossato perimetrale esterno ed uno interno più un camminamento tra i due. Le murature esterne sono ricche di feritoie e i terrapieni mimetizzano il forte collocato sulla cima del monte. Era l'unica fortezza della Val d’Adige dotata di sei cannoni da 140 mm in cupola corazzata girevole in acciaio con campo di tiro di 360 gradi e quattro cannoni da 87 mm con le bocche che si aprivano a nord sulla Vallagarina e incrociava il proprio tiro con il forte S. Marco situato sulla sponda opposta della Val d’Adige. Dopo il 1916 forte Masua fu disarmato, utilizzato come deposito e successivamente dismesso. Peccato davvero non poterlo esplorare.

Di ritorno al ristorante Paroletto ci concediamo una "merenda" a base di polenta, spezzatino e brasato mentre nel salone accanto si musica e si danza allegramente.


PARTENZA: ristorante "Paroletto" (mt 907)
SEGNAVIA: Cai 240
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 220
ALTITUDINE: mt 1128
LUNGHEZZA: km 11

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