lunedì 14 dicembre 2015

Grandi Donne: MARIE MARVINGT, la fiancée du danger

Il 16 dicembre 1963 il Chicago Tribune, alla notizia della scomparsa di "la fiancée du danger", le rese un breve ma decoroso omaggio eppure il nome di Marie Marvingt, tra i più importanti pionieri e non solo dell'aviazione, è scivolato velocemente nel dimenticatoio. Se fosse morta in un aereo quando era ancora giovane e bella probabilmente sarebbe entrata nella leggenda... Marie nasce a Aurillac in Francia il 20 febbraio 1875. Poco dopo, nel 1880, suo padre Felix, direttore di un ufficio postale, si trasferisce a Metz allora sotto occupazione tedesca dopo la guerra franco-prussiana. Il padre è un atleta appassionato e vista la salute cagionevole dei figli maschi decide di trasmettere la sua passione anche a sua figlia ignorando le convenzioni sociali dell'epoca. Già alla tenera età di cinque anni Marie riesce a nuotare per ben 4000 metri! Scopre la passione per il circo e si forma presso il famoso Circo Rancy. Durante questo periodo studia giocoleria, impara a camminare su un filo, a librarsi su un trapezio ed eseguire acrobazie.
Nel 1889 Marie perde la madre ed è costretta a lasciare la scuola privata dove studiava per raggiungere il padre e il fratello a Nancy, dove vivrà per il resto della sua vita, andando a lavorare come cameriera. Tale onere non gli impedisce di continuare gli studi e praticare i suoi sport preferiti: nuoto, ciclismo, sci, alpinismo, pattinaggio, canottaggio, scherma, equitazione, ginnastica e tiro. Nel 1899 consegue la patente di guida, inusuale per l'epoca!
Le sue capacità natatorie le permettono di vincere numerose gare nazionali ed internazionali. Nel 1905 è la prima donna ad attraversare Parigi nuotando lungo la Senna. La stampa del tempo diede grande risalto al singolare avvenimento sopranominandola l'amphibie rouge dal colore del suo costume da bagno e dandole così un'improvvisa notorietà. Ma l'intrepida Marie non si limita al nuoto: diventa un'atleta  a tutto tondo. Tra il 1908 e il 1910 domina diverse discipline invernali sulle piste di Chamonix, Gèrardmer e del Ballon d'Alsace. Il 26 gennaio 1910 vince la Coupè Leon Auscher nel mondiale di bob femminile. E' anche un'alpinista di fama mondiale: è la prima donna a scalare la maggior parte delle vette delle Alpi francesi e svizzere negli anni 1903-1910. Il 15 marzo 1910 riceve dall'Acadèmie des Sports, unica nel genere, la medaglia d'oro "per tutti gli sport". Intrepida quanto basta Marie va da Nancy a Napoli in bici solo per assistere ad una eruzione vulcanica. Nel 1908 decide di partecipare al Tour de France ma le viene negato il permesso, allora segue la corsa in via non ufficiale arrivando al traguardo tra i 36 ciclisti rimasti in gara dei 114 partecipanti!
Dava il massimo di se stessa. Tra le prodezze compiute Marie Marvingt annovera quella di essere stata nel 1907, l'unica donna a ricevere dalle mani del ministro della guerra il titolo di Premier Tireur per la sua vittoria in una gara di tiro militare con carabina. Il gusto per l'avventura la spinge a guardare verso il cielo e dopo alcune brevi esperienze il 26 settembre 1909, in compagnia di Emile Garnier, diventa la prima donna a pilotare una mongolfiera, l'Etoile Filante, attraverso il Mare del Nord raggiungendo dopo 14 ore di volo la costa inglese di Suffolk. Anche se l'atterraggio è catastrofico - viene scaraventata fuori dal canestro dopo che la mongolfiera aveva colpito un albero - l'esperienza galvanizza Marie ora ben decisa a salire su un aereo come pilota. 
A differenza delle prime donne piloti americane come Harriet Quimby, Blanche Scott, Bessica Raiche e Mathilde Moisant, le aviatrici europee non sono molto conosciute perché allora non era permesso competere con gli uomini ai raduni d'aviazione. Durante questo periodo le donne, oltre ad utilizzare aerei fragili e insicuri, dovevano anche affrontare le molestie, il disprezzo e addirittura i tentativi di sabotaggio da parte di alcuni aviatori. Il maschilismo imperante affermava che fosse "indegno per una donna il desiderio di volare" per cui la maggior parte dei piloti rifiutavano loro l'insegnamento. Tuttavia una sessantina di donne riuscirono a volare ma solo una trentina di esse giunsero ad ottenere il brevetto ufficiale.
Nel settembre del 1909, mentre lavora come giornalista, Marie Marvingt assiste a una riunione di aviazione a cui partecipa Roger Sommer. Quando gli dice che il volo non le sembra così difficile, Sommer la invita a salire sul suo aereo. In risposta Marie lascia cadere il suo notes e il cappotto per terra accettando l'invito senza esitazione. Con questo "primo volo"  incontra il vero amore della sua vita: l'aviazione. E' con Hubert Latham, il rivale di Louis Bleriot, che Marie ottiene il brevetto numero 281 di pilota a Chalons en Champagne l'8 novembre 1910. Ora è la terza donna francese dopo Raymonde de Laroche (n° 36) e Marthe Niel (n° 226) ad avere la licenza. A bordo di un Antoinette partecipa a molte riunioni e il 3 dicembre 1910 gareggia per la Coppa Femina battendo il record di Madame Laroche con un volo di 27 miglia in soli 53 minuti.
Dopo il fallimento di Leon Levavasseur e dei suoi aeromobili "Antoinette", lei vola su un Deperdussin. Al di là delle prestazioni sportive l'interesse di Marie Marvingt per l'aviazione si sposta su un suo possibile utilizzo come mezzo di trasporto dei feriti. Già nel 1910 Marie propone al governo francese lo sviluppo di ambulanze aeree ma il tutto cade nello scetticismo generale anche se alcuni credono in esso. Così con l'aiuto dell'ingegnere Louis Béchereau, progettatore dei famosi aerei combattenti SPAD, realizza la prima macchina medica: il prototipo è un monoplano Deperdussin adattato per questo scopo ed equipaggiato con una barella fissa sotto la fusoliera. Nel 1912, dopo aver aperto una sottoscrizione pubblica per finanziare il progetto, riceve un'ordine di acquisto dal governo francese e dalla Croce Rossa ma il prototipo non verrà mai consegnato perchè nel frattempo il fondatore della fabbrica Armand Deperdussin viene accusato di frode, arrestato e condannato ai lavori forzati. Nel 1914, il famoso pittore francese Emile Friant ritrae Marie con un medico vicini ad un ferito con l'ambulanza aerea a fare da sfondo. E' solo una rappresentazione di fantasia poiché l'aeromobile non fu mai costruito ma, pubblicato su cartoline e litografie, il disegno diverrà un ottimo veicolo promozionale. All'inizio della Grande Guerra, Maria si offre come pilota da combattimento ottenendo un secco rifiuto. Allora opera come infermiera della Croce Rossa fino a quando trova la possibilità di partecipare direttamente nel conflitto. Nel 1914 si traveste da uomo e parte con un battaglione di fanteria francese. Rimane sulla linea del fronte fino a quando viene smascherata e mandata a casa. Più tardi, su richiesta diretta del maresciallo Ferdinand Foch, partecipa a operazioni di combattimento con il 3°reggimento alpini sul fronte dolomitico. Nel 1915, sempre senza permesso ufficiale, si offre volontariamente di effettuare bombardamenti contro le forze di occupazione tedesche in Lorena ricevendo la Croix de guerre. Probabilmente è una delle prime donne, se non la prima, a volare su un aereo da combattimento. Dopo il conflitto mondiale le ambulanze aeree dimostrano la loro grande utilità durante le guerre coloniali degli anni Venti. Marie è in Nord Africa come corrispondente di guerra e come ufficiale medico e, mentre si trova in Marocco, suggerisce di fare utilizzare sci metallici sugli aerei per atterrare sulla sabbia del deserto. Sempre in prima linea, viene attivamente coinvolta nell'organizzazione della prima conferenza internazionale sul trasporto aereo medico tenutosi a Varsavia nel 1929, in cui partecipano 41 nazioni. Nello stesso anno, è co-fondatrice dell'organizzazione Les Amies de l'Aviation Sanitaire. Consapevole della struttura rudimentale degli aerei e della necessità di apporre delle modifiche per renderli più sicuri, crea la Coppa Capitano Echeman per incoraggiare iniziative in questo senso.
Nel 1934 sostiene corsi di formazione per Infirmières de l'Air. Oltre alla sua attività, Marie trova ancora il tempo di fare cinema: è regista, sceneggiatore e attore di "Le Ailes qui Sauvent" e "Sauvés par la Colombe" prodotti nel 1934 e 1935, film di promozione per lo sviluppo delle ambulanze aeree. Poi il 24 gennaio 1935 Marie Marvingt viene nominata Cavaliere della Legion d'Onore, promossa poi al grado di ufficiale nel 1949.
I problemi medici e sociali sono ancora tra le principali preoccupazioni di Marie e allo scoppio della seconda guerra mondiale apre un convalescenziario per aviatori feriti inventando un nuovo tipo di sutura chirurgica. Personalità poliedrica Marie ha scritto romanzi, saggi e poesie con lo pseudonimo Myriel. Il 30 gennaio 1955 riceve il premio dalla Federation Nationale d'Aéronautique alla Sorbona per il lavoro svolto nello sviluppo della medicina aeronautica. Il 20 febbraio 1955, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, vola su un jet americano oltrepassando la barriera del suono e nello stesso anno studia da pilota di elicotteri non riuscendo però a prendere la licenza. Nel 1961 inforca una bicicletta e da Nancy pedala sino a Parigi!
Marie Marvingt la donna più decorata nella storia della Francia, con più di 34 tra medaglie e decorazioni, muore il 14 dicembre 1963. Lentamente il suo nome cade nell'oblio poi, fortunatamente, le sue imprese riemergono e il governo francese la onora con la pubblicazione di un francobollo di posta aerea il 29 giugno 2004. Non poteva essere altrimenti...

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