mercoledì 2 ottobre 2013

Marmotte "tirolesi" (27-29 settembre)

Gli ultimi scampoli di un'estate restia a lasciare il passo al primo freddo autunnale, ci trovano in Tirolo, terra del patriota Andreas Hofer...e dei preziosi cristalli Swarovski che hanno sede nella piccola città di Wattens, non molto lontana da Innsbruck, dove decidiamo di alloggiare. Se la serata si perde onorando la robusta cucina austriaca, il mattino ci porta sull'autobahn in direzione dell'Achensee, il più grande e profondo lago tirolese. Superiamo Jenbach, incrociando il trenino a vapore più antico d'Europa, inaugurato da Francesco Giuseppe nel 1889, e arriviamo a Pertisau accolti da un cielo bigio che fa da contralto alla colorazione intensamente smeraldo del lago mentre nuvole basse abbracciano il massiccio del Karwendel, bellissima riserva naturale frequentata in passato anche dagli Asburgo.
Dal parcheggio Achenseeschiffahrt inforchiamo una forestale ciottolosa che lambisce per un lungo tratto la riva del lago. Poi d'improvviso la strada si restringe infilandosi nella boscaglia, le radici delle conifere s'intrecciano contorte affiorando superbamente dal terreno e lo strapiombo regala una visione emozionale dello specchio d'acqua dolce.
Il passo deve essere sicuro, qualche tratto è regolato da cordoli per agevolare il passaggio di alcuni punti "difficili", le tracce rese scivolose da brevi corsi d'acqua scaturiti dalla roccia soprastante, mentre in mezzo al cielo fanno capolino i primi raggi solari. Superiamo una strettoia contrassegnata da una cascata che prima rovina sopra un tettuccio artificiale infine si getta nelle acque sussurranti del lago. Un'altra macchia boschiva precede un immenso ghiaione testimone dolente della ferita nel ventre della montagna. Funghi di ogni specie e forma puntellano la selva che finalmente si apre sulla piana del Gaisalm, l'unico rifugio che si può raggiungere solo a piedi o in battello. La grande baita brulica di gente, tutto è perfettamente attrezzato e in ordine, sopraggiunge un battello: il paesaggio è quasi da cartolina!
Volevamo impegnare la salita che prosegue a scalini oltrepassando un sentiero roccioso così da arrivare a Achenkirch ma si cambia programma, e al ritorno ci aspetta la visita al Vitalberg, museo dedicato agli oli minerali di cui è ricca la regione, inserito in una struttura piramidale di vetro di grande effetto scenico. L'imbrunire ci accompagna nelle calde salette del ristorante Schloss Aschach a Volders tra una Spinatschlutzkrapfen (frittelle di spinaci) e un Bratkartoffeln (patate al forno) deliziate da intingoli vari e da un'ottima birra, e congedandosi con una deliziosa Sacher: c'è da festeggiare una nostra marmotta! Il giorno dopo ci aspetta Innsbruck (continua...)

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