domenica 13 luglio 2025
In canoa tra il Mincio e il Garda - sabato 12 luglio
Un giro in canoa sulle acque del Mincio ci porta alla scoperta degli angoli più suggestivi di Peschiera del Garda. Un momento di libertà e armonia dove la bellezza del paesaggio si unisce al piacere di pagaiare in compagnia, abbracciate da un lago stupendo, lungo i canali fluviali, tra le antiche mura fortificate. Situata strategicamente lungo la ciclabile del Mincio, l‘Associazione Remiera Peschiera è un punto fondamentale nel mondo delle canoe, del resto le loro attrezzature sono di alta qualità e vengono regolarmente controllate per garantire la massima sicurezza. Finalmente siamo in acqua! La canoa scivola silenziosa sul fiume mentre oltrepassiamo il magnifico ponte ferroviario. La strada ferrata Ferdinandea, progettata per unire Venezia a Milano, fu una delle opere più importanti del Lombardo-Veneto sotto il dominio asburgico, in quel periodo di metà Ottocento che vedeva nascere e crescere il trasporto ferroviario come precursore di un nuovo e inarrestabile progresso. Inaugurato il 12 aprile 1854 il ponte, in origine a cinque arcate, aveva anche una funzione di diga/sbarramento per regolare le portate del Mincio, infatti era l’unico modo per gestire la risalita della piena del fiume Po garantendo la sicurezza idraulica della città di Mantova e delle Valli del Mincio, fino al Lago di Garda. Il ponte, distrutto novant'anni dopo dai bombardamenti alleati, venne ricostruito in cemento armato a sette arcate così come lo vediamo oggi. Lasciato il ponte alle spalle entriamo nel canale del Bastione Cantarane (il più meridionale della fortificazione). Non immaginiamoci il tipico castello medievale arroccato su una collina: la fortezza di Peschiera del Garda è un edificio militare di forma pentagonale e al suo interno è racchiuso il caratteristico centro storico. Già in epoca romana Peschiera, chiamata Arilica, è una località fortificata, a testimonianza i due torrioni romani sul fiume Mincio, ma la sua urbanistica cambia radicalmente in epoca medievale quando per costruire le fortificazioni difensive viene deviato il corso del Mincio, creando tre diversi rami di uscita dal lago che si incontrano a sud del centro storico. Il risultato di questi interventi fu una fortezza inespugnabile che fece di Peschiera un luogo strategico sotto la Serenissima e successivamente, una delle quattro roccaforti del Quadrilatero (oltre a quelle di Mantova, Legnago e Verona comprese fra il Mincio, il Po e l'Adige) del poderoso sistema militare organizzato dall’Impero asburgico atte a difendere i propri domini nel Regno Lombardo-Veneto. Superato il cinquecentesco Ponte dei Voltoni ci troviamo in compagnia di alcune anatre che seguono le nostre scie. La pagaia entra leggera nell'acqua mentre raggiungiamo il Ponte di Viale Cordigero dove il brulicare dei turisti si placa nell'ora canonica dell'aperitivo. Ampie pagaiate ci spingono sulle tranquille acque lacustri, appena mosse dal passaggio dei natanti a motore, ma non ci spingiamo troppo verso il largo e remata dopo remata riprendiamo il periplo della fortezza che regala scatti fotografici emozionanti. Eccoci a Porta Verona, che avendo la sede stradale più bassa ci costringe ad abbassare la testa per superarla.Mantenendo a destra il Bastione San Marco, compare la sagoma dello storico ristorante La Barcaccia, costruito sopra una piattaforma galleggiante sulle placide acque del Mincio e più avanti la piccolissima Isola dei Terrai, risultato dei "grandi lavori" idraulici che hanno modificato completamente sia l’assetto idraulico che il territorio di Peschiera. Fino a qualche decennio fa era ancora presente il traliccio per il passaggio dell’energia elettrica, di cui rimangono le basi nel quadrato in cemento che funge da zona "barbecue" ed oggi, dopo un attento recupero, è diventata una piccola oasi di tranquillità. Messe le canoe a terra, allunghiamo il passo verso il ristorante 7 ponti riferimento ideale per un menu interessante, una buona carta dei vini e un ambiente unico. Situato lungo la pista ciclabile che collega Peschiera a Mantova, in località Portovecchio, questo locale ci accoglie in una struttura perfettamente integrata nel suggestivo paesaggio del lungofiume. Dopo l'ottimo pranzo e visto che abbiamo ancora voglia di una sgambata, si segue per circa un chilometro la bella ciclabile, da qui tagliamo attraverso un rigoglioso vigneto - questa è la terra del Lugana - e seguendo le indicazioni raggiungiamo Forte Ardietti, uno dei sedici forti che costituivano il campo trincerato a potenziamento della fortezza di Peschiera, organizzato dal genio militare austriaco. Il forte, che troviamo purtroppo chiuso, è oggi perfettamente conservato e merita una menzione particolare.
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