lunedì 5 febbraio 2024

La Caspolada....pardon la "Camminata in Notturna" a Vezza d'Oglio: comunque un successo! (3-4 febbraio)

Sabato 3 febbraio
- Tra le cime che cingono stretta l'antica valle dei Camuni, a 1080 metri di quota, Vezza d'Oglio si estende sul versante assolato del declivio alla destra del fiume, collocandosi lungo la linea di contatto tra due grandi parchi naturali, lo Stelvio e l'Adamello. Quando si arriva in centro, già in gran fermento, la colonnina di mercurio impatta sui 20 gradi e l'inverno "bollente" manda la natura in tilt. C'è scarsità e, addirittura, assenza di neve in diversi settori dell'arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica situazione non certo normale ad inizio febbraio, e di conseguenza anche l'edizione numero 22 della "Caspolada al chiaro di luna" si è giocoforza trasformata in Camminata in Notturna riuscendo comunque a registrare la presenza di oltre 2600 partecipanti provenienti da tutta Italia e anche dall'estero. Piazza IV luglio, affollata già dalle prime ore del pomeriggio, è stata animata dalla musica di Radio Voce Camuna che ha accompagnato i partecipanti fino alla partenza. Presenti sul palco, oltre alle simpatiche mascotte dell'evento, il sindaco di Vezza d’Oglio Diego Occhi e il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Vallecamonica Mauro Testini. Il nuovo tracciato podistico ha saputo regalare panorami sensazionali. Una vista unica del borgo di Vezza d’Oglio in notturna, resa ancora più magica dalla calda luce di oltre mille fiaccole e dei numerosi falò lungo il percorso. Ben trecento i volontari lungo gli undici chilometri del percorso e cinque i ristori con la degustazione dei sapori tipici del territorio: il pane di segale con varietà di salumi (lo Pan Ner), formaggi locali e di malga, focacce dolci e frittelle (spongade e fradarde nel dialetto locale), bevande calde come il tè, vin brulé e il bombardino del liquorificio locale. Qualche sbavatura organizzativa a dire il vero c'è stata come la calca caotica dei partecipanti al secondo ristoro e gli ultimi tre chilometri percorsi tra le pochissime fiaccole ancora accese e l'insidiosa presenza del ghiaccio tra le zolle dei prati, sfuggente persino ai nostri frontalini. Comunque è stata una gran bella festa protrattasi fino a notte tarda.
Domenica 4 febbraio - Tra le più rinomate località della Valle Camonica, Ponte di Legno ha saputo negli anni arricchire la propria offerta turistica mantenendo intatto il fascino tipico dei paesi di montagna. Ci troviamo a 1258 metri di altitudine e il borgo è collegato tramite il Passo del Tonale al comune trentino di Vermiglio. Aria salubre, clima fresco e paesaggi che spaziano dal verde estivo al bianco invernale fanno di Ponte di Legno una meta da sogno. Magnifici colpi d’occhio su prati, vette e vallate laterali ci accompagnano lungo la Statale 42 fino all’ingresso. Superato l’ultimo tornante ecco aprirsi il vasto altipiano, sulla sinistra l'immagine quasi pittoresca del borgo e sulla destra i primi impianti di risalita. Poco più in là lo splendido parco della Val Sozzine. Ponte di Legno è anche il punto geografico dove il torrente Narcanello, che scende dal ghiacciaio del Pisgana, ed il torrente Frigidolfo, proveniente da Val Malza e dal Lago Nero, si incontrano dando vita ad uno degli affluenti principali del Po: l'Oglio. Inoltre questa borgata custodisce ancora i segni che la Grande Guerra ha lasciato sul suo territorio: trincee e strutture costruite dai soldati, ma anche un museo, reperti, e filmati d'epoca. Con venti minuti di cabinovia dal paese si raggiunge il ghiacciaio del Presena a 3069 metri di altezza. Da giugno a settembre invece una escursione abbastanza impegnativa conduce al Lago Aviolo nel Parco Naturale Adamello Brenta. Molto più semplice, ma altrettanto godibile la passeggiata al Lago del Valbione, un percorso di circa 45 minuti dalla cabinovia Ponte-Tonale. Merita una visita anche il piccolo e caratteristico borgo di Case di Viso noto per le sue abitazioni con l’architettura originaria in muratura e per il meraviglioso paesaggio tra boschi e radure dove è possibile avvistare animali selvatici come cervi, stambecchi e camosci. 

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