martedì 19 dicembre 2023

La suggestiva passeggiata Lazise-Bardolino-Garda - domenica 17 dicembre

In una domenica di dicembre insolitamente calda e poco affollata, si torna a percorrere il bellissimo
 lungolago che collega Lazise a Garda, un itinerario che passa attraverso paesini,  splendidi scorci e monumenti storici costeggiando il basso lago. Il comune di Lazise è un piccolo borgo che si affaccia sulla sponda sud-est del lago stretto tra antichi palazzi e racchiusi nella possente cinta muraria del Castello Scaligero. La costruzione delle prime mura castellane iniziano poco prima dell'anno Mille a seguito dell’autonomia concessa al borgo, ma l’attuale struttura fortificata è opera degli Scaligeri che la completarono nel 1381. Del complesso originario sono rimaste le tredici torri e le tre porte di accesso alla città: porta San Zeno, porta Nuova e porta Lion, così chiamata per lo stemma della Serenissima, che raggiungiamo per la partenza della passeggiata. Ma il borgo è anche il primo comune libero d’Italia perché nel 983 la comunità di Lazise chiese all'Imperatore Ottone II di Sassonia la possibilità di difendere il borgo fortificando il castrum e il 7 maggio dello stesso anno l'imperatore dei Romani rispose con un diploma nel quale concedeva l'esazione di alcuni tributi, i diritti di transito e di pesca e rilasciava la possibilità di fortificare il borgo con mura turrite. Si trattava di una situazione piuttosto particolare e la concessione di queste antiche autonomie fa sì che Lazise venga considerata il primo libero comune d'Italia. Basta passeggiare per qualche viuzza per arrivare in Piazza Vittorio Emanuele lastricata a scacchiera. Intorno, i porticati degli antichi edifici ospitano i tanti tavolini di bar e ristoranti oltre alla sede comunale.
Davanti alla piazza si apre uno degli angoli più belli del paese, il Porto Vecchio. 
Alcuni documenti confermano che questo porto esistesse già nel X secolo ma anche in questo caso furono gli Scaligeri a completarlo, nel 1387. Alle estremità del porto, che inizialmente era di dimensioni minori rispetto all'attuale, vi era la torre del Cadenon da cui partiva la cinta muraria che andava a collegarsi al resto della fortificazione medievale. Oggi questo tranquillo e riparato specchio d’acqua ospita le piccole barche colorate dei pescatori. Da un lato del porto si susseguono le vecchie case mentre dal lato opposto si notano l’antica Pieve romanica di San Nicolò e la Dogana Veneta. Di fondamentale importanza, sia durante la Signoria degli Scaligeri che sotto la Serenissima fu l’edificio che ospitava la Dogana Veneta delle merci. Nel corso degli anni ebbe diverse funzioni, tra cui la fabbricazione del salnitro (per produrre polvere da sparo) e la custodia della potente flotta navale veneziana. Con il suo alto campanile bianco, la chiesetta romanica di San Nicolò, risalente alla fine del XII secolo, insieme alla Dogana Veneta, incorniciano il Porto vecchio del borgo lacustre. Procedendo sul lungolago Marconi, in direzione Garda, incontriamo la bella sirenetta del lago, statua in bronzo realizzata dal famoso architetto Cecchini in collaborazione con lo scultore Matteo Cavaioni. Superata Lazise eccoci arrivare a Cisano. La recente riqualificazione della passeggiata, con l'istallazione di lampioncini ha dato un notevole impulso alla presenza ciclopedonale in tutto l'arco dell'anno.
E poi ci sono i canneti: favoriti dall'acqua bassa e dalla assenza di pareti strapiombanti di roccia, sono 
un elemento fondamentale per l’ecosistema del Lago di Garda e habitat importante per anatre, germani reali, folaghe, gabbiani, cigni ed aironi. Ci fermiamo solo per un buon risotto alla pilota in un chiosco proiettato magicamente sul bacino, prima di riprendere senza indugio il cammino raggiungendo Bardolino. Il piccolo luogo dei longobardi si trova adagiato ai piedi delle colline moreniche ricoperte di ulivi e vigneti, importante produttore dell'omonimo vino rosso e dell’olio extravergine d’oliva Garda DOP. Qui troviamo la suggestiva botte di legno a forma di cuore e la ruota panoramica alta trenta metri posta sul lungolago. Arrivati a Punta Cornicello, si svolta verso destra e si abbandona per un attimo il Garda riprendendo poco più avanti la passeggiata circondata da spazi erbosi con belle vedute verso Punta San Vigilio, la Rocca di Manerba, Moniga del Garda, Desenzano e la penisola di Sirmione. In lontananza riusciamo ad intravedere anche l'Isola di Garda. Da questo punto in poi è tutto un dritto fino a Garda passando proprio vicino alla sua Rocca. Nel centro, ora vivacissimo di bancarelle e persone, facciamo una breve sosta in uno dei tanti locali situati sul lungolago Adelaide per poi rientrare a Lazise in tempo per l'ora del tramonto. Immerse in un'incantevole atmosfera creata dai giochi di luce sull'acqua e dal sole che infuoca l’orizzonte, è sicuramente il momento più emozionante e introspettivo della giornata. In conclusione, una ventina di chilometri di mera bellezza.

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