mercoledì 6 settembre 2017

La bellezza della Lessinia, da Camposilvano alla Valle delle Sfingi (domenica 3 settembre)

Chiusa a nord dal maestoso gruppo del Carega e a sud delimitata dal solco fluviale dell'Adige, la Lessinia è una straordinaria terra per la dolcezza delle sue cime, teatro antico sospeso tra cielo e terra, lontanissima dagli echi del turismo chiassoso e apprezzata da chi vive la montagna nella sua autentica genuinità, nell'andar per malghe, nella ricerca dei sapori più sinceri. Oggi si sale sui Monti Lessini, nella sua parte più orientale, un'escursione che si sviluppa oltre i mille metri da Camposilvano (mt 1166), frazione di Velo Veronese e antico comune cimbro, e più precisamente dal Museo geopaleontologico  al cui interno sono custoditi  i reperti fossili e archeologici ritrovati in Lessinia. La mattinata risente dei temporali dei giorni precedenti, spira davvero un vento freddo freddo...Manteniamo l'asfalto per circa un centinaio di metri sino ad impegnare l'antica via pastorale, segnalata dalla bella Croce di contrada Kuneck, e superare in successione le contrade Tecchie, Battisteri e Pozze circondate da tranquilli bovini al pascolo che ci osservano con noncurante curiosità.
L'aria ora è mitigata da tiepidi raggi solari, rimettiamo le felpe negli zaini e attraversiamo un cancello, uno dei tanti lungo il percorso, lasciando alla nostra destra il tracciato che porta al Rifugio Lausen non senza aver apprezzato la particolarità dei tetti a doppia spiovenza che caratterizzano molte stalle di questa zona.
Il silenzio è rotto solo dalle nostre voci mentre superiamo la dorsale del Sergio Rosso mantenendo Monte Bellocca alla nostra sinistra, per poi raggiungere il Rifugio Vecchio Parparo (mt 1406) dove sostiamo per una pausa caffè. Poco più in alto, in località Parparo di Sopra, passa il sentiero E5 ovvero il sentiero europeo che dalla costa dell'Atlantico in Bretagna (Francia) attraversa le Alpi e dopo 3200 chilometri dovrebbe raggiungere Venezia, dovrebbe in effetti visto che il sentiero al momento si conclude all'Arena di Verona. Per i nostri panini preferiamo scendere nella sottostante Conca dei Parpari dove ci sono le piste del fondo, in un'area ben attrezzata. Nel frattempo il sole è scomparso di nuovo e soffia un vento gelido mentre riprendiamo la striscia d'asfalto per ritornare a Camposilvano, ma non per molto perchè scolliniamo di traverso scendendo verso contrada Ba mentre in lontananza si apre lo splendido panorama sul Garda color turchino e il sole ritorna trionfante in mezzo al cielo.
La contrada Ba è davvero suggestiva: ristrutturata in tempi recenti ha mantenuto le caratteristiche delle vecchie malghe. Seguendo il tracciato entriamo in un faggeto e all'ennesimo cancello ci ritroviamo sulla provinciale che scende verso la Valpantena. Non ci rimane che seguire la strada per cinquecento metri poi un blocco monolitico dalla curiosa forma a fungo, dall'alto di una collinetta, ci indica che siamo vicine alla Valle delle Sfingi. Si tratta di una valletta dove sono presenti numerosi monoliti di roccia le cui strane forme ricordano appunto le sfingi egizie e sono il risultato di migliaia di anni di erosione degli agenti atmosferici. Il paesaggio è davvero surreale mentre la nostra Mariaelena dall'alto di un blocco roccioso regala alla brezza le note gioiose della sua armonica. Lasciamo alle nostre spalle la ripida dorsale della valle per entrare in un bosco verdeggiante di muschi e licheni da cui si esce vicinissime al covolo di Camposilvano, una voragine carsica della profondità di 70 metri. Ancora pochi passi e ci ritroviamo di fronte al museo, punto di partenza dell'escursione.



PARTENZA: Camposilvano (mt 1166)
SEGNAVIA: 253
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 240
ALTITUDINE: mt 1406
LUNGHEZZA: km 12,2

                     

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