martedì 18 agosto 2015

I tre giorni di Ferragosto a Monte Bondone (Trento)

E' il 15 agosto, ti aspetti il sole. E invece no. L'alba chiara appare di buon auspicio nel sabato ferragostano mentre si scivola lungo l'autostrada destinazione Trento. Ma già sui tornanti di Candriai che portano al Bondone, la fisionomia del paesaggio muta velocemente, le nuvole si abbassano avvolgendo i pianori sottostanti e in quota una leggera nebbiolina copre silenziosa le cime con le temperature in vertiginosa caduta. Nell'albergo Vason viceversa il movimento è simpaticamente caldo, chiassoso e allegro, la giornata si sfrangia in mille iniziative nell'attesa della festa. Frementi i preparativi in sala e grande movimento in cucina. E la serata arriva. Un fresco aperitivo riempe la grande stanza in attesa della più gustosa anima trentina, le voci si confondono, echi di risate, divertite verbali e prima che si arrivi in zona dolce ecco apparire le scoppiettanti Schiappers, "direttamente dall'America" recita seriosa la nostra Paola! La loro esibizione coloratissima, esuberante, quasi irriverente viene accolta dagli applausi e dalle risate dei presenti...ovvio che si faccia tardi. La domenica del 16 agosto si annuncia da subito uggiosa e grigia, inevitabile accantonare l'escursione sulle Tre Cime del Bondone. La pioggia è fitta, fastidiosa, senza sosta quindi si opta per la visita ad uno dei più incantevoli castelli del Trentino Alto Adige.
Maestoso ed insieme austero Castel Thun domina dall'alto la Val di Non, esempio perfetto di dimora signorile assunta a fortezza, dal Medioevo al Novecento testimone del potente casato. Complice il maltempo, ma qui fortunatamente ci salviamo dalla pioggia, il castello è stracolmo di turisti. Gli interni del castello odorano di Storia, preziosi mobili intarsiati si avvicendano a dipinti di grande valore pittorico lungo una sensibilità itinerante in cui non servono le parole ma solo sguardi rapiti dalla "bellezza". Una delle nostre marmotte si blocca estasiata davanti ad una immensa stufa a legna d'epoca anzi la divora letteralmente con gli occhi, lei che è grande appassionata di cucina. Segui le tracce esterne del maniero, scendi nel grande giardino e assisti allo spettacolo avvolgente del fronte roccioso dell'Adamello-Brenta, la vallata ai suoi piedi e gli infiniti meleti...Ecco la mela, frutto simbolo del territorio!
Anche il lunedì 17 agosto si apre con meteo incertissimo e speranze di sole praticamente nulle. I nostri timori diventano subito realtà quando lo staff de I Suoni delle Dolomiti ci comunica - doppio sigh! - l'annullamento del concerto di Petra Magoni a Monte Gazza. Altro stravolgimento di programma. Si organizza alla veloce una passeggiata e allora via sulle rive del lago di Molveno, ovviamente con la solita pioggerellina. Acque meravigliose giocate su tonalità smeraldine, lembi di arena chiarissima e le dolomitiche vette che si riflettono silenziose. Un breve tragitto e casualmente scopriamo il lago di Nembia, o meglio un piccolo specchio d'acqua che percorriamo interamente. Ma adesso è ora di tornare...

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