lunedì 23 giugno 2014
I laghetti di San Giuliano (22 giugno)
martedì 17 giugno 2014
Tra i vigneti della Valle di Mezzane (VR) - 15 giugno
Il caos urbano è solo un ricordo quando impegniamo la breve salita in direzione del Pepe Verde, cucina vegetariana della nostra amica Paola, nel verde di questa incantevole valle. Pioverà o non pioverà? Nel dubbio amletico il pile finisce nello zaino: tira freddo questa mattina e anche una ventina ci starebbe bene nel caso Giove Pluvio non voglia essere così benevolo con noi marmotte. Il locale profuma di caffè e di brioche appena sfornate, fuori le nubi si rincorrono veloci, una risata e una chiacchiera e subito la vociante compagnia si infila tra vigneti carichi di uva ancora da fruttare, spingendo il cammino tra sterrati e brevi praticelli, sempre più su tra i filari del Valpolicella. La valle di Mezzane è un territorio incantevole dove la natura gioca con dolcezza le sue carte migliori. Da Lavagno sale dolcemente ed è un ininterrotto susseguirsi di vigne gonfie di primizie. Poi il pianoro lascia spazio alla collina dove si affacciano rigogliosi i ciliegi, gli ulivi e infiniti filari arroccati su terrazze impossibili che la mano dell'uomo ha saputo plasmare. E' la nostra curiosità a spingerci lontane da tracciati conosciuti andando in quota: i vigneti ornano antichi prati mentre il paesaggio si apre a visioni suggestive ed emozionali. Nel nostro girovagare incontriamo il proprietario di un bellissimo uliveto che, novello cicerone, ci racconta della vallata, di olio, di grandi vini, di San Briccio...nonché del sentiero che cingendo le alture ci riporti alla base di partenza! Quasi aggrappate ai fianchi collinari, l'incontro con albicocchi già pesanti di frutti mentre il sole non si fa scrupolo di apparire indicando la via da seguire. Tra una sortita in alto ed una ripiegata ritroviamo finalmente la facile mulattiera che scende verso località Montecurto, superiamo un'edicola votiva e oltre una curva ecco il profilo dell'agriturismo, ovvero quando il vegetariano è sinonimo di eccellenza. La breve sortita pomeridiana a San Briccio ci porta in un delizioso borgo arroccato sopra un antico vulcano. Procedendo lungo uno sterrato si può raggiungere la fortificazione asburgica, costruita sui ruderi di un'antica chiesa quattrocentesca, ora in fase di recupero dopo lunghi anni di abbandono. Rimane la magia di una regione unica.
lunedì 9 giugno 2014
Grandi Donne: FANNY BULLOCK WORKMAN

Insieme con Annie Peck, Fanny è riconosciuta come una delle più famose alpiniste. Le sue prodezze divennero un chiaro segno di sfida ad un mondo notoriamente maschilista che la Workman ritagliò su se stessa, sostenitrice entusiasta com'era del suffragio delle donne.
martedì 3 giugno 2014
Salò: escursione nel Parco Alto Garda Bresciano (2 giugno)
Le auto fianco a fianco con il lago abbracciato dalle prime ombre della sera, i polpacci ancora tesi nel sentore del pendio e....alt! Torniamo alla mattinata. Dimentichiamoci Salò splendida nel blu gardesano, e tiriamo dritte per frazione Renzano dove, abbandonate le quattroruote tra un vociare e l'altro seguiamo il tracciato che ci porta alla suggestiva chiesetta della Madonna del Rio. Oltrepassando un ponticello di legno scopriamo un'alta cascatella che gorgoglia sommessamente. Mantenendo il santuario a sinistra ecco il sentierino che brevemente porta ad un ampio tratto franoso, la Strinada, rendendo la nostra salita impervia e sbuffante, ma giri lo sguardo e la fatica subito si dimentica rapite dal magnifico scenario di valli e vallette verdeggianti che si sovrappongono all'orizzonte. La lunga petraia lascia finalmente il passo al limitare del bosco, si svuotano le prime riserve d'acqua e poi via sulle tranquille mulattiere, località Milord a quota 437 metri, tra forti castagni e fragoline di bosco. Raggiungiamo così il Santuario della Madonna del Buon Consiglio (mt. 516) restaurato da una famiglia del luogo ma ahimè purtroppo chiuso. Dietro alla piccola chiesa gli alpini hanno attrezzato un bel luogo di sosta che simpaticamente occupiamo. Il silenzio è rotto dalle nostre risate, la frescura rende piacevole la fermata ma è ora di alzare velocemente il fondoschiena e riprendere il cammino. Chiacchierando abbandoniamo la vegetazione, sbagliamo tracciato pensando di dirottare verso San Bartolomeo, e ci ritroviamo sull'asfalto della Bassa Via del Garda, direzione Serniga. Il lago solcato da sciami silenziosi di vele spiegate appare opulento e lontano. Ciliegi carichi di frutti e campi sfalciati di fresco lasciano profumi agresti nell'aria. Sarà la solarità della giornata o chissà quale strana incredibile alchimia ma c'è chi tra le marmotte si butta sul canterino mentre i metri di strada, ora sì caldi, si sommano. Ad un'intersezione recuperiamo finalmente il bosco puntando verso La Corna. E qui la salita si fa ripida, anzi ripidissima e il dislivello si alza imperioso! Si arranca sulla china, i legamenti gridano vendetta e gli zaini diventano incredibilmente pesanti. Il bosco farfuglia mentre snocciolato il gruppo raggiunge la segnaletica per gli ultimi 30 minuti di marcia, lungo un facile sentiero e le prime case ci dicono che Renzano è finalmente vicina.
La serata, dopo tanto cammino, è un trionfo gastronomico a base di risotti e tortelli...
PARTENZA: Renzano (mt. 119)
ARRIVO: Renzano (mt. 119)
SEGNAVIA: 17
DIFFICOLTA': E
LUNGHEZZA: km. 11
CARTA KOMPASS 102
La serata, dopo tanto cammino, è un trionfo gastronomico a base di risotti e tortelli...
PARTENZA: Renzano (mt. 119)
ARRIVO: Renzano (mt. 119)
SEGNAVIA: 17
DIFFICOLTA': E
LUNGHEZZA: km. 11
CARTA KOMPASS 102
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