domenica 15 settembre 2013

Lo scaffale: PELLEGRINA DELLE ALPI

Bisogna dar merito al CAI di aver tirato fuori dalla naftalina piccoli capolavori del cosidetto alpinismo "eroico" e, a maggior ragione, quando la penna è affidata ai pensieri di una grande scalatrice. Ninì Pietrasanta si può considerare a tutti gli effetti una delle protagoniste dell'alpinismo femminile degli anni ' 30 e nel suo libro "Pellegrina delle Alpi" si può ritrovare tutto l'amore verso la natura e la montagna. Nata in un sobborgo di Parigi nel 1909, Ninì sin da giovanissima si dedica alle scalate, alzando la qualità delle sue ascensioni e sostenendo con forza la posizione delle donne in un ambiente fortemente maschilista. Compagna di cordata e di vita di Gabriele Boccalatte, considerato al pari di Giusto Gervasutti e Renato Chabod tra i più forti rocciatori a cavallo delle due guerre, traccerà nuove vie lungo i versanti del Monte Bianco. Pioniera della cinepresa in montagna, durante le salite si portava dietro la sua 16 mm con la quale filmava tutto, lasciandoci in eredità una corposa documentazione storica. "Ora che stiamo per toccare la meta, sarebbe troppo doloroso essere ricacciati indietro. E su, sempre a fatica, cauti e prudenti; ogni passo è una vittoria che ci avvicina al premio che crediamo oramai di meritare...Mancano pochi metri per arrivare su terreno a noi noto e siamo tutti tesi nello sforzo delle ultime ricerche. Ancora alla destra un esposto passaggio su una liscia placca, ed eccoci nel breve canalino che termina al piccolo intaglio, sotto l'ultimo passaggio della cresta Sud. La parete Ovest della Noire è vinta; la montagna ha ceduto, si è offerta al vigile amore che la cercava" scrive nel suo libro. "Chi salirà dopo di noi, non avrà più la preoccupazione di cercarsi la via tra le rocce infide, ma non avrà la gioia profonda di quello che l'artista, vinta la natura sorda e ribelle, chiama creazione"
Il percorso con le grandi imprese di Ninì è racchiuso in una manciata di anni, tra il '32 e il '37, anno della sua maternità. Famoso è l'attacco vincente all'Aiguille Noire de Peuterey del massiccio del Bianco conquistato il primo agosto 1935 con il marito dopo svariati e infruttuosi tentativi nei giorni precedenti. La difficilissima parete ovest sarà violata esattamente 35 anni dopo la loro prima ascensione. Poi nell'agosto del 1938 durante una salita sull'Aiguelle de Triolet, Gabriele Boccalatte e il compagno di cordata Mario Piolti muoiono travolti da una frana e a quel punto Ninì decide di troncare nettamente l'attività alpinistica. Si è spenta agli albori del duemila.

Ninì Pietrasanta
PELLEGRINA DELLE ALPI
Editore: Club Alpino Italiano, 2011
(copia anastatica della prima edizione 1934)
Pagine: 186

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