lunedì 28 aprile 2025

Al Rifugio Filzi sul Finonchio - sabato 26 aprile

Conosciuto come Alpe Cimbra, il settore trentino del Gruppo degli Altipiani delle Prealpi Vicentine racchiude i comuni di Folgaria, Lavarone, Luserna e Altopiano della Vigolana legati da un passato condiviso e da una identità culturale unica. Sospesi tra l'Adige e il Brenta sono stati a lungo confine e punto di contatto, non sempre pacifico, tra culture italiane e tedesco-tirolesi. La storia degli altipiani racconta di lotte per l'autonomia e dispute feudali ma anche dei grandi conflitti del Novecento. I sette forti austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale, le memorie della Resistenza e la Base Tuono NATO di Passo Coe sono testimoni silenziosi di un passato che si intreccia con la bellezza naturale di questi luoghi, fatta di dossi prealpini e dolci terrazzi alpestri, intervallati da profonde valli dai versanti scoscesi. Ed in questo meraviglioso contesto che oggi si sale al Monte Finonchio, all'estremità occidentale dell'Altopiano di Folgaria, raggiungibile dalla piazzetta di Serrada da dove parte il sentiero Cai 104. Un centinaio di metri, finisce l'asfalto e inizia l'ex strada militare che attraversa il bosco. L'avvio è morbido, poi la strada prende a salire. L'ambiente è alpestre (bosco misto, poi bosco di abeti rossi e larici). A quota 1372 metri, in prossimità di un tornante, approda da destra il sentiero 104B proveniente da Guardia il paese dipinto per i suoi dipinti murali sulle pareti delle case. Si continua sulla carrareccia e, con pendenza moderata ma costante, raggiungiamo i Prai del Finoncio (Prati del Finonchio) in località Zóm: qui si incrociano il sentiero 103 proveniente da Moietto e il sentiero 107 che sale da Scottini (Val di Terragnòlo). 
Al bivio proseguiamo in direzione delle antenne televisive e dei ponti radio telefonici collocati sulla cima del monte e progressivamente si aprono davanti a noi gli splendidi panorami su Folgaria e la Vigolana, sul Pasubio, sul Monte Baldo, sul Monte Stivo e sulle cime del Bondone, poi raggiunto il rifugio, leggermente più in basso, gli scorci suggestivi verso la Valle dell'Adige con Trento e la Vallagarina con Volano e Rovereto abbracciati dai vigneti. Il rifugio si presenta con caratteristiche costruttive singolari rispetto a quelli montani: di forma rettangolare si distingue per la linea del tetto, a volta semicilindrica. Una struttura estremamente originale dedicato alla memoria dei fratelli Filzi, celebrati personaggi dell'Irredentismo Trentino, costruito in vetta dagli alpinisti roveretani nel 1930, completamente ricostruito nel 1957 dopo i danneggiamenti della seconda guerra mondiale e nuovamente rimesso a nuovo nell'estate del 2014, ancora una volta (come quasi un secolo fa) con il sostegno dei soci della SAT di Rovereto. A fine aprile il rifugio è di regola chiuso ma vista la concomitanza con il lungo ponte del 25 aprile lo troviamo aperto e quindi approfittiamo della tradizionale cucina trentina di montagna ricca di piatti tipici che riflettono il clima e la geografia della regione. Tra questi spiccano i canederli, i spatzle, la polenta e la carne salada. Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell'andata accompagnate per un tratto da una breve pioggerellina. Conviene ricordareche Serrada
 è anche il punto di partenza dell'importante 
trekking Forra del Lupo una trincea della prima guerra mondiale che conduce ad uno dei tanti forti degli altipiani trentini.

PARTENZA: Serrada (mt 1200)
SEGNAVIA: Cai 104
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 400
ALTITUDINE: mt 1603
LUNGHEZZA: km 9

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