La Lessinia è un incanto, nel silenzio degli alti pascoli sembra che il tempo si sia fermato, lo sguardo si sofferma stupito tra percorsi gentili e sinuose colline ma la Lessinia rappresenta anche l'antico cuore cimbro, popolazione di origine bavaro-tirolesi che a partire dal Tredicesimo secolo ha colonizzato gran parte dei Lessini lasciandoci in eredità la loro lingua, il Tauc, ancora parlato a Giazza e nella Lessinia orientale, e una storia carica di simboli, di toponimi, di architetture vernacolari e di aneddoti. L'itinerario inizia dal museo geopaleontologico di Camposilvano, al cui interno sono custoditi numerosi reperti fossili e archeologici, si procede per circa 500 metri su Contrada Cuniche sino alla croce cimbra per poi impegnare l'antica Via Pastorale (sentiero Cai 253) che prosegue dietro ai caseggiati di malga Buse di Sotto e lungo il bel fondovalle fino a raggiungere una stele in pietra seicentesca. Usciti dalla radura si continua a salire lungo il pascolo in direzione del bel baito di malga Buse di Sopra dominato da un particolare comignolo in pietra. Pochi metri ci separano dalla dorsale del Sengio Rosso caratterizzata dalla Croce dei Norderi, elemento in rosso ammonitico posto a lato del percorso che porta verso il Rifugio Lausen. Noi invece procediamo lungo l'erbosa dorsale dei 'Dossi' culminante con il Monte Bellocca (metri 1434) svoltando a sinistra in direzione dell'omonima malga e successivamente scollinando sulle tracce dei Casotti sino a raggiungere l'imbocco della Valle delle Sfingi, una affascinante valletta che si sviluppa da nordest a sudovest, dove sono presenti numerosi monoliti di roccia le cui forme antropoforme, "le sfingi egizie", sono dovute al fenomeno del carsismo causato dall'azione erosiva dell'acqua sulle litologie calcaree. Da qui poi si taglia tra radure prative per raggiungere l’Agriturismo Camposilvano e i suoi favolosi piatti.
PARTENZA: Camposilvano(Velo Veronese) mt 1157
SEGNAVIA: Cai 253
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: mt 250
ALTITUDINE: mt 1405
LUNGHEZZA: km 7
